Notizie
08/11/2021
di Umberto Mastromartino
Piccoli ma importanti correttivi apportati ad un protocollo d’intesa fermo al 2015 e che richiedeva un aggiornamento anche a causa delle nuove e mutate esigenze della sanità pubblica e delle associazioni di volontariato. Ecco dunque nella ASL BT il nuovo documento relativo al percorso formativo per il conseguimento dell’attestato di “Soccorritore addetto ai mezzi di trasporto e soccorso d’infermi e feriti”.
Un protocollo d’intesa firmato ad inizio ottobre tra l’azienda sanitaria locale, la Federazione delle Misericordie di Puglia e l’ANPAS Comitato Regionale Puglia. Il documento ha valenza triennale e prevede l’organizzazione di almeno quattro corsi all’anno con un numero massimo di partecipanti di 30 volontari delle associazioni di volontariato regolarmente iscritte nei registri regionali e nazionali.
Importante anche l’innovativo passaggio all’interno del protocollo che prevede la possibilità, da parte delle due federazioni più rappresentative delle associazioni di volontariato nella BAT, di impiegare le proprie rispettive strutture per incrementare l'offerta formativa sempre sotto l’egida dell’area formazione dell’ASL BT. I Centri di Formazione delle Federazioni di Misericordie ed Anpas potranno dunque organizzare ulteriori corsi sempre con il coordinamento della formazione dell’ASL BT ma grazie anche alla partecipazione di volontari formatori qualificati. Le associazioni potranno anche metter a disposizione gratuitamente le proprie sedi mentre la ASL BT assicurerà sempre la possibilità di effettuare i tirocini formativi nelle proprie strutture.
«Siamo molto soddisfatti – commentano da Misericordie ed Anpas Puglia – un ringraziamento sincero al Commissario Straordinario della ASL BT Alessandro Delle Donne oltre alla dirigenza dell’area formazione dell’ASL BT. Questo è uno strumento importante per consentire di formare con sempre maggior continuità e professionalità i nostri soccorritori viste anche le mutate esigenze dell’emergenza urgenza e delle molteplici attività sanitarie svolte dalle nostre realtà di volontariato».