Cultura
29/11/2015
di Umberto Mastromartino
E’ partito martedì 24 novembre presso il Liceo scientifico “G. Marconi” di Foggia il progetto “Cinestoria”, proposto nell’ambito del P.O.F. 2015/16 dal Dipartimento di storia e filosofia e organizzato dai docenti Mauro Paolini e Francesco Torbidoni.
Strutturata in un ciclo di cinque incontri rivolti ad alunni/e delle classi quinte dell’Istituto, che hanno aderito numerosi/e, l’iniziativa è finalizzata alla presentazione di argomenti della storia dei secc. XX e XXI che esulano dallo svolgimento del programma curricolare o che, pur facendone parte, meritano di essere approfonditi con modalità alternative alla lezione in classe.
Gli obiettivi del progetto – spiegano gli insegnanti che se ne occupano – sono principalmente di natura didattica e consistono nell’offrire ai corsisti gli strumenti necessari per decodificare il linguaggio del film, valutarne l’attinenza ai fatti che espone, rintracciare le fonti di cui l’autore si è servito per realizzarlo e riconoscere la sua lettura della vicenda per confrontarla con altre differenti. A questi scopi si affiancano quelli più specificamente formativi, considerati il vero “valore aggiunto” dell’attività, che si propone di diversificare la documentazione utile ad accrescere la consapevolezza personale, stimolare l’elaborazione di giudizi motivati e significativi su quanto appreso, favorire la partecipazione al dialogo e l’attitudine alla discussione pubblica, mostrare i legami tra ciò che è avvenuto nel passato e gli aspetti caratterizzanti del presente. La padronanza di tali capacità trasversali, acquisibili mediante le strategie tipiche della disciplina storica, infatti, rappresenta ormai una priorità in ogni curriculum scolastico di qualità, nell’identità civica degli studenti e, come dimostrano i recenti eventi di cronaca estera, nell’approccio alla complessità dell’attuale contesto internazionale.
La prima proiezione è stata “Uomini contro” di Francesco Rosi (1970), in cui l’esperienza drammatica dei soldati italiani nelle trincee della Prima guerra mondiale emerge in tutta la sua crudezza ed assurdità; martedì 14 dicembre (ore 16 in Auditorium) sarà la volta di “Mussolini ultimo atto” di Carlo Lizzani (1973), che consente di cogliere efficacemente il nesso tra Fascismo, Seconda guerra mondiale e Resistenza partigiana ed apre una serie di interrogativi sul ruolo assunto e la fine subita dal Duce del regime, su cui gli storici tuttora dibattono. Successivamente – in date ancora da definire dei mesi gennaio, febbraio e marzo – si assisterà a: “Platoon” di Oliver Stone (1986) e “Urla del silenzio” di Roland Joffè (1984), riguardanti i conflitti che nel secondo dopoguerra hanno avuto luogo in Indocina e gli effetti devastanti che hanno prodotto rispettivamente durante la guerra del Vietnam e nel governo comunista della Cambogia. Chiuderà la rassegna “L’industriale” di Giuliano Montaldo (2011), una finestra aperta sul fenomeno della globalizzazione dei mercati e l’odierna crisi economica internazionale.