Politica
31/01/2022
di Umberto Mastromartino
LA SECONDA STAZIONE E LA FARSA DELLE DUE FASI
La programmazione di RFI prevede che la realizzazione della seconda stazione per l'alta velocità attraversi due distinte fasi progettuali: si propone per l’immediato la realizzazione di una semplice fermata, rimandando ad un tempo indeterminato la trasformazione di quella fermata in una vera e propria stazione.
Una scelta palesemente illogica e scarsamente credibile, che comporterebbe un’inutile duplicazione delle procedure di approvazione, quale ad esempio la verifica di assoggettabilità alla valutazione di impatto ambientale. È infatti buona norma sottoporre ad approvazione il progetto generale nella sua configurazione finale, per poi procedere alla realizzare per stralci funzionali in base alle disponibilità finanziarie. Solo in questo modo si ha la certezza che ciò che si costruisce oggi è ben fatto ed idoneo alla realizzazione di un più ampio progetto.
È questa forse una strategia per realizzare una fermata e basta, comprimendo le potenzialitàdi un’infrastruttura di trasporto pubblico e rinviando sine die il suo collegamento con altre reti e direttrici. Una scelta irrispettosa della nostra comunità e funzionale alla sua marginalizzazione, contro la quale andrebbe ribadita, specie da parte dei governi territoriali, una posizione fermamente critica. Dobbiamo pretendere quanto meno che ci si tratti da adulti.
Pippo Cavaliere