“Siamo schierati totalmente dalla parte dei nostri tifosi. Dalla parte di quelle tifoseria fatta di ragazzi, di bambini, di donne, di semplici tifosi che sabato scorso in Curva Nord sono rimaste coinvolte nei disordini post gara”. Sono le dichiarazioni del Presidente Verile a margine della conferenza stampa di presentazione della campagna abbonamenti per i girone di ritorno. Le decisioni del giudice sportivo sono appena uscite: al Foggia 10000 euro di multa e la diffida per lo stadio. Le motivazioni del giudice sportivo sono più d’una, si va dai ‘tentativi, da parte dei propri sostenitori di accedere nel settore dello stadio riservato alla tifoseria ospite, al ‘lancio in direzione dell’opposta tifoseria oggetti di vario genere (bottigliette, aste, pietre e un bengala), senza colpire. Dalla ‘esplosione nel proprio settore alcuni petardi ad altri due sul terreno di gioco’ al ‘lancio di rotoli di carta e bottigliette’. Sono da poco passate le 18.00 e allora il Presidente rossonero, tirato un sospiro di sollievo, commenta la sentenza. “Ci sono state molte cose che non ci sono piaciute. In primis che probabilmente la decisione di far venire i tifosi del Foggia a Barletta è stata una decisione sbagliata, poi non c’è piaciuta la presenza nella Curva riservata ai tifosi del Barletta di un noto pregiudicato che essendo appena uscito di galera non poteva avere la tessera del tifoso e non doveva essere presente allo stadio. Ed infine non c’è piaciuto il fatto che uno striscione con la scritta ‘Foggia ti odio’ fosse stato esposto per tutta la gara nella Curva riservata ai tifosi del Barletta. Noi del Foggia lo abbiamo già scritto e lo ribadiamo: Condanniamo fermamente gli atti di teppismo, le violenze e le azioni di guerriglia, siamo dispiaciuti per gli agenti feriti, ma non possiamo non notare che in Curva Nord per colpi di pochissimi criminali tantissimi tifosi hanno rischiato di farsi male”.
Ufficio Stampa Foggia Calcio