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22/10/2022
di Umberto Mastromartino
SVEGLIA AL COMUNE: SICUREZZA, A FOGGIA LA VIDEO SORVEGLIANZA SI DEVE FARE!
Inattuate anche in questo caso, come per “Strade Sicure”,gli indirizzi didelibere del Consiglio comunale 2014-2019.
“Il tempo è galantuomo e la verità viene a galla. Ecco che un’altra delle questioni malgestite e irrisolte, causate da parte dell’amministrazione comunale foggiana e/o, a volte, con la corresponsabilità di altri soggetti pubblici o privati sta emergendo con tutte le sue contraddizioni.” Dopo il CS dello scorso 6 ottobre su contratto definitivo RSU, uscito dalla palude in cui si trovava, altra incursione dopo le recenti dichiarazioni rilasciate dal nuovo prefetto foggiano dei già consiglieri Pasquale Cataneo, Giuseppe Pertosa e Nicola Russo.
“Abbiamo apprezzato molto ciò che il dott. Valiante ha dichiarato in una intervista, nei giorni scorsi, in particolare quando ha esposto l’esortazione:«rilanciamo insieme questa bella realtà». Sentiamo, nel convergere sulle linee di indirizzo da lui fornite,di dover sottolineareoggi, in particolare, il passaggio sulla video sorveglianza e il controllo del territorio. Ciò perché nella consiliatura 2014-2019 – affermano i tre ex consiglieri comunali – numerosi sono stati gliindirizzi politici derivanti da mozioni, emendamenti, ordini del giorno, da noi elaborati, proposti ed approvati con delibere dal Consiglio comunale ma, spessissimo, senza correlate azioni esecutive. Esempi concreti al riguardo sono le delibere del Consiglio comunale nn. 207/2014, 136/2015, 101 e 102/2016, 119/2016, 53 e 54/2017. Riteniamo che ciò vada, urgentemente,ripreso ed attuato dalla Commissione straordinaria di Foggia,sia per quanto,nel frattempo, emerso che per rispondere concretamente all’esortazione relativa al Patto per la Sicurezza Urbana ed Integrata. In particolare si deve assicurare la realizzazione della videosorveglianza e il miglioramentodelle infrastrutture tecnologiche di security, per sostenere l’azione delle FF.OO conuna maggiorepercezione di sicurezza e legalità, al fine di far crescere la fiducia dei cittadini nelle istituzioni contrastando il degrado e contribuendo concretamente, in periferia come in centro, allarigenerazione urbana.”
Nel passato molti esponenti istituzionali e politici, soprattutto a ridosso di eventi tragici ed efferati come gli omicidi o le bombe a Foggia e/o in Capitanata, sono intervenuti con toni fermi, hanno lanciato allarmi e annunciato investimenti in termini di risorse umane ed economiche. Alcuni concreti interventi, indicati e richiesti ad esempio con laDelibera 53/2017 (5 anni fa) sono giunti ad essere operativi nel 2020 e con risultati tangibili come la sezione operativa della DIA. Altri invece no come:a) l’organizzazione infrastrutturale e logistica giudiziaria (chiusura dei tribunali, inadeguatezza infrastrutturale e di organici nell’unico rimasto) nonché b) gli interventi tecnologi come la video sorveglianza oppure c9 l’assenza di “strade sicure” a Foggia mentre i militari di stanza qui vanno altrove (es. Taranto). Numerose pertanto sono le contraddizioni ancora presenti al riguardo.
“Negli ultimi anni, invece di riaprire i tribunali c’è stato solo mancati riscontri a questa esigenza, come anche in alcune vicende che riguardano la videosorveglianza e il controllo del territorio. Non vi sono state correlazioni lineari tra gli indirizzi politici con le citate delibere del Consiglio comunale 2014-2019 e l’azione esecutiva del governo cittadino. Tutto ciò da noi è stato denunciato – sottolineano i tre ex consiglieri, che erano peraltro solo al primo mandato - come accadde per la questione del cd. “presidio/gabbiotto della P.L.”di Viale XXIV Maggio, che era ed è inutilizzato, sprecando oltre 27.000€ dei cittadini foggiani, o come accaduto con il PON “Legalità“ 2014-2020 sull’asse 2 “Rafforzamento presidi di legalità di aree vulnerabili”con esigue risorse economiche giunte in Puglia, e in particolare, in Capitanata (1 € per abitante/residente rispetto ai 4€ nella regione destinataria dei maggiori finanziamenti!). Purtroppo anche ad aprile scorso abbiamo dovuto riscontrare che, nell’ultimo finanziamento dei cd“Patti per la sicurezza urbana”sottoscritti tra i prefetti e i sindaci, dei 61 centri della provincia di Foggia,terra della cd. “quarta mafia“, l’unico ammesso è stato il Comune di Peschici (364esimo su 416)con 243mila euroassegnati e un co-finanziamento comunale di 27mila euro.E’ quindi ora che,al Comune, si scuotano ancora, come avvenuto per il contratto definitivo RSU, i Commissari straordinari che, ricercando proroghe, devono assicurare concreta discontinuità. Auspichiamo che i parlamentari facciano, in merito, la loro parte. Ad esempio agendo, TUTTI INSIEME, per il rafforzamento dell’organizzazione infrastrutturale e logistica giudiziaria, delle FF.OO. e per gli investimenti tecnologici di video sorveglianza. Per dirla con il prefetto Vailante: «rilanciamo insieme questa bella realtà» e noi tre ci siamo!” Pasquale Cataneo Giuseppe Pertosa Nicola Russo