Politica
07/11/2022
di Umberto Mastromartino
Hanno ragione i sindacati a scioperare per la mancanza di chiarezza
nella gestione di Ataf spa. Il servizio continua ad essere scadente, il
management indicato dai Commissari Straordinari non all’altezza del
compito, il parco macchine ancora vecchio e malridotto.
Ma non è solo il presente il problema, anzi il governo dell’azienda
targato Landella-Fratelli d’Italia, con il segretario provinciale -prima
che fosse commissariato- e oggi parlamentare della Repubblica Giandonato
La Salandra alla presidenza del consiglio di amministrazione della
Società, è un vaso di Pandora da cui spuntano sempre nuovi esempi di
inefficienza e incompetenza amministrativa.
L’Agenzia delle Entrate-Riscossione ha infatti avanzato all’Ataf una
formale cartella di pagamento di 1.428.954,00 euro per il mancato
versamento a titolo di IMU nell’anno di imposta 2019, per un totale di
euro 2.337.015,00, di cui 485.503,00 euro per le sanzioni e 304.004,00
euro per gli interessi da accertamento e 2.928 euro per l’agenzia di
riscossione. Mentre 56.435 euro e 59.191 euro per il mancato versamento
della TARES anno 2013 e 2014.
In pratica l’Ataf spa, cioè i foggiani, dovrà versare per sanzioni ed
interessi oltre 820mila euro, per tributi di competenza comunale, perché
bisogna ricordare che il Comune di Foggia è il proprietario della
società di trasporto e sarebbe bastato chiedere una dilazione del
pagamento attraverso una formula “conciliativa” per evitare di buttare
nel cestinodell'immondizia oltre 800mila euro che si sarebbero potuti
spendere per arricchire il parco macchine.
Ai geniali amministratori del centrodestra e alla classe dirigente di
Fratelli d’Italia, il partito del presunto buongoverno, vorrei chiedere
quante navette elettriche si sarebbero potute comprare con gli oltre
800mila euro che invece si impiegheranno per pagare sanzini ed interessi.
Atro che capacità, competenza e qualità. Quella che si è misurata con il
governo della Città è stata una classe dirigente che ha dimostrato solo
imbarazzante improvvisazione e ignoranza amministrativa.
La cosa più grave, per la quale ho già predisposto la necessaria
segnalazione alla Corte dei Conti, trattandosi di una società a totale
capitale pubblico, è il pasticcio contenuto nel bilancio dell’anno 2019
approvato dal Cda presieduto dal deputato di Fratelli d’Italia
Giandonato La Salandra e nominato dal suo caro amico ed ex Sindaco -
andato a casa con le accuse di corruzione e concussione - Franco Landella.
Un bilancio, quello dell’anno 2019, chiuso sulla carta con un utile di
oltre 900mila euro, ottenuto adottando una tecnica contabile, ovvero il
“differimento delle imposte” che negli anni ha prodotto crediti per
imposte anticipate per 2.920.000,00 euro, senza aver predisposto uno
straccio di “tax planing”.
Peccato che il bilancio in realtà non contenga alcuna traccia
dell’Imposta Municipale Unica, che nell’anno 2019 ammontava ad
1.428.954,00 euro.
In parole povere il nuovo deputato di Fratelli d’Italia La Salandra e il
consiglio di amministrazione da lui presieduto hanno approvato un
bilancio né corretto né veritiero, spacciandolo come un grande risultato.
Il bilancio d’esercizio, è bene ricordarlo, è l’insieme dei documenti
contabili che un’impresa deve redigere periodicamente, ai sensi di
legge, allo scopo di perseguire il principio di verità ed accertare in
modo chiaro, veritiero e corretto la propria situazione patrimoniale e
finanziaria al termine del periodo amministrativo di riferimento, nonché
il risultato economico dell'esercizio stesso.
Non so se si sia trattato solo di sciatteria e ignoranza amministrativa
o se questo capolavoro che renderà ancora più debole l’Ataf abbia motivi
di altra natura. Saranno le autorità contabili ed amministrative che
saranno allertate a stabilirlo.
Il dato politico evidente però è che ogni giorno continua a manifestarsi
il cascame dei danni che Franco Landella, Fratelli d’Italia e il
centrodestra hanno fatto a Foggia.
Se questa è la più alta espressione della classe dirigente del
centrodestra che si candida a continuare a sgovernare Foggia, tanto da
essere “premiata” con il “regalo” di un seggio in Parlamento,
figuriamoci il resto. Questi “campioni” lascino in pace la Città e si
godano le “vacanze romane”, dove faranno sicuramente meno danni dovendo
svolgere l’unico compito che conoscono, eseguire gli ordini.