Solidarietą
23/12/2022
di Umberto Mastromartino
Un’onda di affetto e solidarietà con il dolce Natale del Calcit: coinvolti studenti e famiglie
Tante le scuole aderenti. Novità per il 2023 con i primi tre giovani del servizio civi
Raccontare la solidarietà, le attività ed i progetti concreti in favore dei malati oncologici. Raccontare il Calcit attraverso un viaggio che per questo Natale ha portato i rappresentanti dell’associazione, ormai quasi quarantenne, in tante scuole della città di Andria.
E’ stata un’onda di affetto e donazioni quella che ha travolto per questo Natale il Calcit. Le tappe del viaggio che ha permesso di incontrare studenti e consegnare presepi e panettoncini di cioccolato, realizzati appositamente per l’associazione andriese, hanno toccato diverse latitudini di età e luoghi. Gli Istituti Comprensivi “Mariano-Fermi”, “Verdi Cafaro”, “Imbriani-Salvemini” e “Jannuzzi-Mons. Di Donna”, le Scuole secondarie di primo grado “Vittorio Emanuele III-Dante Alighieri”, i circoli didattici “Rosmini” ed “Oberdan”, le scuole secondarie di secondo grado Liceo Scientifico “Nuzzi” ed Istituto “Colasanto”.
«Un’onda di affetto che ci ha permesso di incontrare tantissimi studenti ed arrivare direttamente a migliaia di famiglie – ha spiegato il Presidente del Calcit il Dr. Nicola Mariano – è una scommessa vinta. Dietro quel presepe o quel panettoncino di cioccolato c’è un gran lavoro svolto dai volontari del Calcit, dai soci e dai componenti del direttivo instancabili. Portiamo in giro il nostro impegno per i malati oncologici con il progetto La Grande C, portiamo in giro le buone pratiche, portiamo in giro l’assistenza che svolgiamo in diverse forme ormai da quasi 40 anni. Questo Natale di ritorno alla normalità ci ha permesso davvero di portare in giro il Calcit a partire dai più giovani anche perché con i più giovani questa associazione ha un legame fortissimo».
Notizia importante arrivata in questi giorni è stata anche quella di aver avuto il via libera per un progetto di Servizio Civile in collaborazione con la FAVO e che permetterà a tre giovani di vivere un’esperienza importante, per la prima volta, al servizio della comunità attraverso le attività del Calcit.
Ufficio Stampa
Stefano Massaro