Le dichiarazioni della Conferenza Stampa
VALERIO AGNOLI (ex-Prof) «Sulle strade di tanti allenamenti, sono felice di essere ospitato e di darvi il benvenuto nella mia terra. Il ciclismo è fonte di valori sani quali lo spirito di sacrificio, l’aggregazione di squadra e come rappresentanza della Santa Sede della federazione Vatican Cycling, questa è la dimostrazione di come la bicicletta sia universale. Rivesto il ruolo di presidente della STR regionale e dare il via alla stagione di mountain bike con il G.P. D’inverno è un onore e mi unisco ai complimenti di chi mi ha preceduto, queste sono le perle del nostro movimento che devono avere continuità per attrarre gli interessi verso il turismo sportivo come nuova opportunità».
SILVERIO UBOLDI (Sindaco di Torre Cajetani): «Quando mi hanno fatto proposta di allestire sul territorio, ho accettato con entusiasmo – commenta emozionato il Primo Cittadino – le bellezze storico-paesaggistiche sono messe in risalto con il grande ciclismo che si conferma veicolo di promozione sportiva importante. A tutti voi, un enorme grazie alla Ferentino Biker che si è fatta carico di questo allestimento spettacolare».
ORNELLA AMANTINI (MTB Ferentino Biker): «Innanzitutto volevo ringraziare chi è affianco a me, Fausto Scotti e tutta la sua famiglia allargata, insieme alla loro regia organizzativa saremo impegnati in un tour de force che ci vedrà più uniti che mai dalla giornata di
domani. Sarà assegnata la prima maglia di leader del GP d’Inverno e la partecipazione di questa prova comprende il “Gran Prix Centro Italia” al suo battesimo. Cinque frazioni per questa challenge che vedrà protagoniste le regioni dell’Umbria, Marche e Toscana».
FAUSTO SCOTTI (ASD Romano Scotti): «Innanzitutto devo sottolineare il fascino del contesto che ci ha accolti, con i figuranti che ci calano nella atmosfera medievale. Pasquale Parmigiani e Gianluca Palombi hanno disegnato un percorso molto tecnico e molto spettacolare. La picchettatura di oltre 4000 metri lungo i pendii non è stato semplice e come sempre sono quelle poche unità che fanno il lavoro, spinti da tanta passione. Quindi sentiti ringraziamenti al presidente Ornella Amantini, Aurelio Morini e Andrio Migliori. Da
oggi siamo operativi e carichi ad affrontare questa nuova sfida organizzativa, in bocca al lupo ai corridori».
MAURIZIO BRILLI (Presidente Comitato Regionale Lazio): «
Oggi oltre alla storia, abbiamo l’occasione di fare un ripasso nel cuore della cultura e della religione con la struttura medievale che è una location fantastica per aprire le danze della stagione delle ruote grasse. Tanto pubblico e la Ferentino Bikers con la collaborazione della ASD Romano Scotti è l’accoppiata vincente per uno spettacolo di numeri che vedranno due giornate piene e ricche. In bocca al lupo».
MARIA ADELE TEOFILATTO (Portavoce della famiglia proprietaria del castello): «Ci troviamo in un castello la cui Storia è antichissima, tra le più antiche d’Italia e strettamente legata alla Storia della Chiesa. Residenza di Papi: Papa Giovanni XII dei Teofilatto nel X sec. e in seguito dal XIV sec. residenza di Papa Bonifacio VIII dei Caetani, il Papa che indisse il primo Giubileo della Storia fino ai giorni nostri quando, per un singolare ricorso storico, è ritornato in possesso della nostra Famiglia.
Ma soprattutto celebre per aver ospitato San Benedetto Patrono d’Europa, siamo nel VI secolo. Se è vero che questi edifici antichi hanno un’anima Questo castello ha saputo mantenere e trasmettere nei secoli il messaggio spirituale la testimonianza degli Illustri personaggi che vi hanno abitato: in particolare di San Benedetto.
Un messaggio non tanto diverso, anzi per certi versi in sintonia, con ciò che vuole trasmettere lo sport del ciclismo in particolare la mountain bike. Può sembrare un paragone esagerato ma esiste una comunanza di vedute. C’è nel senso del sacrificio. il senso del sacrificio della vita monastica in San Benedetto è attestato pienamente dalla rigida Regola del Monachesimo benedettino.
Il ciclismo la mountain bike nello specifico ci insegna proprio la fatica, anzi è sinonimo di fatica e chi pratica questo sport deve essere pronto a fare i conti con tanto sforzo fisico e mentale, sacrifici, intensi allenamenti e quindi rigore e disciplina.
In entrambi si possono sviluppare pazienza e perseveranza quando si cerca di andare oltre i propri limiti e questo richiede tempo soprattutto quando i risultati impiegano parecchio ad arrivare. Parliamo di Natura di questo senso di profonda ammirazione per la natura.
La vita spirituale trae spunto di riflessione dalla contemplazione della Natura e tra le cose più belle della MTB c’è sicuramente il contatto ravvicinato con la natura incontaminata.
Questo sport ci consente di vivere il bosco, la natura, gli alberi, i ruscelli, la montagna nel cuore dei suoi misteri, in punti che ai più sono inaccessibili e che la bici permette di vivere di ammirare.
Da tutta questa bellezza, in entrambi i mondi: quello sportivo e quello spirituale, si imparano altre due cose essenziali: il rispetto per la Natura e si fa esperienza del silenzio. Il silenzio interiore alimenta la forza nell’uomo spirituale e in quello sportivo.
Per tutti questi motivi non è un caso che stasera siamo qui in questo Castello a ritrovarci a condividere non solo esperienze di gara ma anche importanti valori spirituali. Pronti? Buone pedalate!».
La commozione di questa giornata è dedicata a uno dei professionisti della comunicazione Maurizio Costanzo che ci ha lasciato nella giornata odierna con la sala gremita che ha applaudito fragorosamente alla ricezione della notizia.