Notizie
26/06/2023
di Umberto Mastromartino
Ministero della Giustizia
Dipartimento Amministrazione Penitenziaria
Corpo di Polizia Penitenziaria
Nucleo Investigativo Centrale
Nucleo Regionale Bari
COMUNICATO STAMPA
Il Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria di Bari, coordinato dal Nucleo Investigativo Centrale di Roma, al termine di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Taranto, alle prime ore di ieri, 22 giugno 2023, ha eseguito un’ordinanza di misura cautelare personale a carico di cinque soggetti.
L’attività investigativa, con la costante collaborazione del Reparto di Polizia Penitenziaria della Casa Circondariale di Taranto, ha preso l’avvio nello scorso mese di maggio, a seguito del tentativo d’introduzione, a mezzo di un drone, di un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti e di telefoni cellulari, a favore di tre detenuti ristretti presso la Casa Circondariale di Taranto.
Mirati accertamenti portavano gli investigatori ad acquisire adeguati elementi di riscontro, inerenti la illecita ed articolata attività criminosa, che ha portato la Procura della Repubblica di Taranto a richiedere al Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Taranto, l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare che vede complessivamente indagate cinque persone.
L’operazione ha interessato anche due soggetti di origine campana, un uomo ed una donna, rispettivamente residenti in provincia di Napoli ed in provincia di Caserta, e tre detenuti tuttora ristretti presso la Casa Circondariale di Taranto.
Gli indagati sono accusati, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e di illecito tentativo d’accesso indebito di dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti.
L’esecuzione delle ordinanze, rispettivamente in carcere ed agli arresti domiciliari, è stata integrata da mirate perquisizioni locali, veicolati e personali, il cui esito è stato positivo, con il rinvenimento e sequestro di importanti elementi probatori, ora al vaglio della Magistratura tarantina e, comunque, con presunzione d’innocenza, fino a quanto la loro colpevolezza non sarà legalmente accertata.