Sindacale
20/02/2024
di Umberto Mastromartino
CGIL FOGGIA-UIL FOGGIA, LE INIZIATIVE A SUPPORTO DELLO SCIOPERO DEL 21 FEBBRAIO
“Realizzeremo attività di sensibilizzazione e volantinaggio nei cantieri e sui luoghi di lavoro in occasione dello sciopero nazionale del 21 febbraio proclamato insieme alle categorie degli edili e dei metalmeccanici Fillea-Cgil, Fenealuil, Fiom-Cgil, Uilm-Uil”. A dichiararlo Gianni Palma, Segretario Generale Cgil-Foggia e Luca Maggio, Coordinatore Territoriale Uil Puglia, sede di Foggia.
“Quanto accaduto a Firenze non è chiaramente una casualità. In Italia, da gennaio a dicembre 2023 si sono verificati 1041 morti sul lavoro. In Capitanata, nello stesso periodo, si è registrata la media di una vittima al giorno sul lavoro. La Capitanata è ai primissimi posti in Italia con 12 morti su 175mila occupati; l'indice di incidenza è di 68,6”, proseguono Palma e Maggio che ribadiscono i temi della piattaforma: non è più il momento di parlare di cordoglio! Il Governo, le imprese e le loro associazioni di rappresentanza, si assumano le responsabilità: massimo ribasso, appalti a cascata, mancanza di controlli, precarietà del lavoro sono conseguenze di scelte, non una fatalità!
Si è deciso di fare cassa togliendo le risorse per gli ispettori del lavoro e la medicina per la prevenzione sul territorio; deregolamentare la catena degli appalti, non intervenire sugli appalti privati, fino al punto che non si riesce a capire quali e quante ditte sono in un cantiere e di costringere le persone migranti a lavorare in clandestinità.
È stata ignorata la Piattaforma di Cgil, Cisl e Uil e si continua ad agire senza il confronto con chi è nei posti di lavoro.
Con la patente a punti oggi probabilmente quelle aziende non avrebbero potuto avere l’appalto Esselunga; con una congruità anche su tempi e modi di esecuzione ci sarebbe un limite allo sfruttamento del lavoro; con l’obbligo alla timbratura si saprebbe chi e quanto tempo lavora in un cantiere.
Vogliamo tutte le agibilità necessarie per gli RLS, RLST, delegati di sito alla sicurezza.
Vogliamo il ripristino della parità di trattamento negli appalti e la responsabilità dell’impresa committente.
Vogliamo l’applicazione dei CCNL del settore di riferimento, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali comparativamente più rappresentative, vogliamo la formazione obbligatoria prima di accedere nel luogo di lavoro.
Questi sono i cambiamenti necessari, altrimenti i richiami alla cultura della sicurezza sono frasi vuote. Vogliamo luoghi di lavoro sicuri senza il ricatto della perdita del lavoro e dei bassi salari. A partire dai cantieri.
Vogliamo l’apertura di un confronto vero il Governo su questi punti e su tutta la Piattaforma unitaria.
“Non chiamiamoli più “incidenti” perché quando si violano le norme sulla sicurezza in ragione del profitto è giusto parlare di omicidi sul lavoro. Ora basta!, questo è il momento delle risposte!”, concludono il Segretario Generale Cgil-Foggia e il Coordinatore Territoriale Uil Puglia, sede di Foggia.