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25/05/2024

Parco Nazionale del Gargano
Ruolo dei Parchi Nazionali

di Umberto Mastromartino

Si è svolta a Vico del Gargano la conferenza dal titolo il “Ruolo dei Parchi Nazionali nella tutela e valorizzazione degli ecosistemi naturali” organizzata per celebrare la Giornata Europea dei Parchi dall’Ente Parco nazionale del Gargano e dal Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi Naturali.

 

Le celebrazioni si sono aperte presso la sede comunale di Vico del Gargano dove il Sindaco Raffaele Sciscio ha conferito al Generale di Divisione Comandante Carabinieri Tutela Forestale e Parchi Nazionali Nazario Palmieri la cittadinanza onoraria del Comune di Vico del Gargano “in segno di riconoscenza per l’impegno, lo studio, la passione civile ogni giorno testimoniata con la forza delle proprie idee a servizio della tutela e della valorizzazione delle risorse naturali e paesaggistiche del Gargano”. A chiusura della cerimonia, il Generale Palmieri, oltre ad aver scambiato dei doni con il Sindaco Sciscio, ha omaggiato il Presidente dell’Ente parco nazionale del Gargano Pasquale Pazienza con un segno a riconoscimento dell’impegno profuso durante il suo mandato nel realizzare attività a tutela del territorio.

 

A seguire, presso l’hotel Orchidea blu di San Menaio, è stato dato il via alla conferenza in programma, organizzata in due sessioni.

 

La prima sessione è stata aperta dall’intervento di saluto istituzionale del Sindaco Sciscio. Nel suo discorso introduttivo, egli ha messo in evidenza l’importanza partecipativa delle comunità locali nella programmazione e gestione del territorio evidenziando come le aree protette abbiano contribuito allo sviluppo sostenibile trainando comparti economici di rilievo dall’agroalimentare al turistico.

 

Il saluto del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica dott. Claudio Barbaro, impegnato in una missione istituzionale all’estero, è pervenuto tramite una sua nota, in cui è stato posto l’accento sull’importanza che i parchi rivestono nella conservazione della natura e nel ripristino degli ecosistemi danneggiati. “Attraverso la gestione attiva delle risorse naturali e la riqualificazione delle aree degradate, i parchi nazionali possono contribuire a ripristinare la salute degli ecosistemi, promuovendo la rigenerazione delle foreste, la ripopolazione della fauna selvatica e la protezione delle risorse idriche. Insieme, possiamo fare la differenza nel proteggere e ripristinare gli ecosistemi naturali per le generazioni future. Un saluto particolare al Presidente Pasquale Pazienza cui mi lega un ormai consolidato rapporto amichevole di collaborazione istituzionale” si legge nella nota.

 

Nel suo intervento di saluto in qualità di Comandante del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari Carabinieri (CUFAA), il Gen. Andrea Rispoli ha stigmatizzato la necessità della tutela ambientale evidenziando l’importante ruolo che a tal fine svolge la specialità forestale dell’Arma.

 

Il Capo Dipartimento Unità di Missione per il PNRR del MASE Fabrizio Penna ha illustrato le misure del PNRR che riguardano le Aree Protette e speso parole di elogio per il lavoro del Parco del Gargano che ha saputo raggiungere tutti gli obiettivi assegnati sfruttando al meglio ogni occasione di progettazione e investimento. 

 

“Soprattutto all’Ente parco nazionale del Gargano io intendo rivolgere un ringraziamento per il lavoro continuo quotidiano che da anni il Presidente Pazienza, il Direttore ,il suo staff e tutti gli operatori di questo Parco stanno svolgendo raggiungendo risultati eccellenti. Il vostro è il Parco di un territorio magnifico che sapete gestire con la managerialità e la professionalità che il Presidente ha dato al suo mandato sin dall’inizio”, ha dichiarato Penna. 

 

Durante la giornata, nell’approfondire i vari aspetti riguardanti il ruolo che le diverse Istituzioni svolgono ai fini della tutela e della valorizzazione dei beni ambientali, un importante spazio è stato dedicato all’attività di abbattimento dei manufatti abusivi nell’area protetta e alle relazioni strutturate – per mezzo di due protocolli d’intesa – dall’Ente parco nazionale del Gargano con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Foggia e, più di recente con la Procura Generale presso la Corte d’Appello di Bari.

 

A tal riguardo, nel suo intervento, Patriza Rautiis – Sostituto Procuratore presso la Corte d’Appello di Bari – ha illustrato le attività che la Procura di Bari svolge in tema di abusivismo edilizio sottolineando come, nonostante l’aumento di una sensibilità ambientale generalmente osservabile nella popolazione, il fenomeno legato all’esistenza di questo tipo di reati – lesivo di norme di rilievo costituzionale a tutela dell’ambiente quale bene collettivo – è ancora fortemente presente nelle nostre realtà territoriali e che lo strumento d’intervento più importante non può che esser visto nelle demolizioni e nel ripristino dello stato dei luoghi. In questo senso, il modello operativo rappresentato dal Protocollo attuato dell’Ente parco nazionale del Gargano risulta una best practice – così come riconosciuta dal Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica – in quanto ha consentito di snellire le procedure necessarie ad affermare una velocità di azione grazie alla quale sono stati demoliti numerosi manufatti nell’area protetta del Gargano.

 

Alla illustrazione delle attività che il Ministero dell’ambiente programma e svolge in favore delle aree protette è stato dedicato l’intervento del dottor Antonio Maturani – Direttore della DG PNM del MASE – il quale si è soffermato su alcune delle più recenti azioni che il Ministero ha realizzato per accompagnare la rete dei parchi nazionali d’Italia verso necessarie evoluzioni, come quello della digitalizzazione, e per sostenere finanziariamente le iniziative progettuali dei parchi. In questa direzione, l’Ente parco nazionale del Gargano ha mostrato grande capacità di saper intercettare – attraverso l’elaborazione di proposte progettuali accolte ed approvate dallo stesso Ministero – una ingente quantità di risorse che è stata riversata nel territorio nella forma di esecuzione di numerose progettualità tra cui la realizzazione di infrastrutture verdi (per es. rete sentieristica e ciclabile, muretti a secco e terrazzamenti), lo sviluppo di attività di ricerca e di monitoraggi (per es. di insetti impollinatori, la gestione del lupo, ecc.), l’implementazione della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS) e molto altro ancora.

 

Il Presidente dell’Ente parco Pasquale Pazienza, nel suo intervento, oltre a ringraziare il Comando Carabinieri Tutela Forestale e Parchi Nazionali e il Comando Regione Carabinieri Forestale “Puglia” per aver voluto organizzare questa importante conferenza, e salutando – unitamente ai Sindaci interventi – tutti i presenti e i relatori, ha ancora una volta evidenziato il principio su cui ha basato l’indirizzo dell’attività dell’Ente a lui affidato, ricordando che il concetto dello sviluppo sostenibile porta con sé certamente e fondamentalmente il principio della tutela ambientale ma anche quello di equilibrare questa primo aspetto con quelli dello sviluppo socio-economico del territorio. E su questa traccia, egli ha presentato l’importante e significativa attività che l’Ente parco ha svolto negli ultimi cinque anni attraverso l’impegno di tutte le sue aree strategico-operative producendo numerosi risultati per il perseguimento dei quali ha ringraziato tutto il personale dell’Ente per l’impegno che ha saputo profondere.

 

Il Gen. Nazario Palmieri, a chiusura della conferenza, ha rimarcato l’importanza di affermare la tutela del patrimonio ambientale e di conciliare questa esigenza con le necessità di sviluppo socio-economico del territorio, essendo la prima ineludibile presupposto della seconda. Per chiarire questo importante concetto, egli ha richiamato proprio l’esperienza della Comunità vichese allorquando, nel 1885, si pose a tutela della foresta Umbra opponendosi con vivaci proteste alla vendita dei boschi demaniali avendo saggiamente intuito che, se venduti, i boschi sarebbero stati distrutti e con essi sarebbe stata compromessa l’alimentazione delle sorgenti utilizzata per i giardini di arance e limoni coltivati nella fascia costiera di Vico e Rodi Garganico. Ciò manifestava una presenza antropica che sapeva conciliare le sue attività con la tutela ambientale dei suoi luoghi dando luogo a un modus operandi che noi oggi chiamiamo economia circolare. Nell’affermare ciò il Gen. Palmieri ha anche evidenziato l’importante ruolo del controllo territoriale operato dai Carabinieri di specialità forestale e da tutte le forze dell’ordine che ha ringraziato per il costante e incondizionato impegno.

 

Nel suo intervento da remoto il dott. Luca Santini, Presidente di Federparchi, richiamando le peculiarità che caratterizzano il Parco del Gargano, essendo composto da una enorme varietà di ecosistemi sia terrestri che marini, ha evidenziato il grande ruolo che i parchi svolgono nell’essere luoghi di sperimentazione di sempre nuovi modelli di conservazione e di sviluppo socio-economico grazie alla professionalità del personale in essi impiegato, alle competenze che essi sanno chiamare a sé e alla fondamentale collaborazione con i Carabinieri Forestali.

 

La seconda sessione, guidata dalla Prof.ssa Lia Robustella dell’Università di Foggia, è stata dedicata all’illustrazione dei risultati prodotti dalla significativa attività di ricerca scientifica promossa dall’Ente parco nazionale del Gargano, e avente per oggetto di analisi l’area protetta del parco e l’AMP di Tremiti, con l’obiettivo di produrre informazioni e dati utili alla strutturazione di possibili traiettorie di policy di sviluppo e di gestione del territorio.

 

Il Prof. Giovanni Sanesi dell’Università di Bari ha illustrato i contenuti della sua ricerca sulle potenzialità e criticità delle risorse forestali nel Parco nazionale del Gargano dalla quale si recuperano importanti elementi, oltre che di conoscenza puntuale della consistenza del consistente patrimonio forestale locale anche, di riflessione operativa nei temi di antincendio boschivo. 

 

Il dottor Nicola Baccetti (Responsabile Area BIo-EDP dell’Ispra) ha presentato i risultati del Progetto “IWC sullo lo svernamento degli uccelli acquatici come base informativa per una sana gestione delle zone umide” offrendo validi spunti ai fini della strutturazione di possibili politiche di gestione del territorio.  

 

Attraverso il progetto di ricerca scientifica curato dal Prof. Antonio Lopolito dell’Università di Foggia, invece, è stato possibile analizzare e quantificare i benefici economici sulle comunità dell’effetto dell’eradicazione delle specie aliene del progetto LIFE sviluppato e guidato, come soggetto capofila, dall’Ente Parco.

 

Dall’Università della Tuscia di Viterbo il Prof. Alfredo Di Filippo ha presentato le ricerche svolte e in corso sulle faggete vetuste della Foresta Umbra e rispetto alle quali ha offerto utili spunti su come monitorare e valorizzare il ruolo chiave di questi ecosistemi nella tutela della biosfera.

 

Due i progetti del Prof. Salvatore Germinara dell’Università di Foggia riguardanti il monitoraggio degli impollinatori in diversi contesti olivicoli e dei lepidotteri defogliatori forestali realizzati mediante dispositivi innovativi basati sull’impiego dei feromoni sessuali delle diverse specie.

 

Il dott. Domenico Pisani dell’Università di Foggia ha illustrato i risultati dello studio sulla strutturazione di un sistema di contabilità economico-ambientale utile a valutare il valore economico della capacità di sequestro e stoccaggio di carbonio della Posidonia oceanica nell’Area Marina Protetta delle Isole Tremiti.

 

Sull’Area Marina Protetta di Tremiti sono anche stati presentati i risultati delle ricerche prodotte dalla dott.ssa Francesca Ranieri per strutturare una base metodologica utile alla individuazione di una possibile capacità di carico turistica delle Isole Tremiti e dalla Prof.ssa Caterina De Lucia sul monitoraggio di alcune componenti socio-economiche dell’area.

 

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