Cultura
16/10/2024
di Flora Bozza
COMUNICATO STAMPA
La Capitanata nel lungo Ottocento. Studi in memoria di Marcello Ariano
Sabato 19 ottobre la presentazione del volume alla Fondazione Monti Uniti di Foggia
FOGGIA – Appuntamento per gli appassionati di storia sabato 19 ottobre. La sala Rosa del Vento di via Arpi 155 della Fondazione Monti Uniti di Foggia infatti sabato alle 18.30 ospiterà la presentazione del volume “La Capitanata nel lungo Ottocento”.
La presentazione è organizzata dal comitato di Foggia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento (Isri) e dalla Fondazione Monti Uniti di Foggia.
Il volume raccoglie gli atti di un convegno di studi – promosso nel 2021 dal comitato provinciale di Foggia dell’Isri - sulle condizioni, i problemi, i caratteri, i progetti e le visioni ideologiche della partecipazione della Capitanata all’esperienza unitaria del Mezzogiorno italiano. Il libro è dedicato allo studioso foggiano Marcello Ariano, scomparso nel 2021, che del comitato foggiano dell’Isri fu tra gli animatori e dirigenti. Il volume, pubblicato da D’Amato Editore, sarà presentato dallo storico Carmine Pinto, direttore del dipartimento di studi umanistici all’Università degli Studi di Salerno e del comitato scientifico della rivista “Rassegna Storica del Risorgimento”. Pinto ha all’attivo volumi come “La guerra per il Mezzogiorno. Italiani, borbonici e briganti. 1860 – 1870”, “Il brigante e il generale. La guerra di Carmine Crocco e Emilio Pallavicini di Priola”.
La conferenza prenderà il via con i saluti del presidente della Fondazione Monti Uniti di Foggia Aldo Ligustro e del direttore del comitato di Foggia dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano Francesco Barbaro.
Il volume è stato curato da Massimiliano Monaco e Raffaele De Vivo e raccoglie saggi realizzati da studiosi di varie realtà della Capitanata: Michele Presutto, Pasquale Bonnì, Giuseppe Clemente, Dionisio Morlacco, Mario Freda, Lorenzo Pellegrino, Massimiliano Monaco, Raffaele Letterio, Francesco Barbaro e Raffaele De Vivo. Il libro vede un saggio conclusivo di Carmine Pinto.
“La Capitanata fu una provincia liberale pienamente, inserita nella crescita della classe dirigente risorgimentale, modello – sottolineano gli autori - di grande vitalità politica, sociale e culturale, che tra movimenti di opinione, ambizioni collettive, obiettivi familiari e competizioni locali, utilizzò risorse simboliche, ideologiche ed emozionali che da quel momento nessuno fu più in grado di mettere seriamente discussione”.
I saggi proposti al lettore si collocano in un segmento di indagini legate alle tappe di un conflitto permanente già interno all’antico regno di Napoli, di cui la partita unitaria è solo il momento conclusivo. La questione è inserita nell’ambito di quel lungo
Ottocento, collegato ai problemi della fondazione di un sistema politico e di una economia in via di industrializzazione destinati a divenire i grandi temi dei decenni successivi alla costruzione della nuova vicenda unitaria, ma anche di quel conflitto civile all’interno della guerra nazionale per il Mezzogiorno d’Italia, il cui tema di profondità resta la rottura inevitabile tra larga parte dei ceti politico-intellettuali e la monarchia borbonica.