Come sempre, gli annunci roboanti alla prova dei fatti si rivelano ciò che sono: semplici espedienti per mettere in piedi un po' di propaganda.
È così anche per il servizio di mensa scolastica affidato dalla Ladisa Srl.
In queste ore, infatti, sto ricevendo numerose segnalazioni e lamentele da parte dei genitori dei piccoli alunni
della scuola primaria e dell'infanzia "Santa Chiara-Altamura", che denunciano la presenza di cibi maleodoranti, di scarsa qualità e che, ovviamente, i loro figli non mangiano.
Una situazione grave. Molto grave.
Ma vale la pena ricordare come l'assessore alla Pubblica Istruzione Di Molfetta presentava questo servizio appena lo scorso 13 ottobre.
L'ineffabile assessore decantava "l'utilizzo di prodotti biologici, una scelta pensata per garantire pasti sani e privi di pesticidi" e "l'attenzione alla stagionalità degli ingredienti".
"Una proposta alimentare - aggiungeva sempre l'ottimo assessore - concepita con l’obiettivo di educare i più giovani a un'alimentazione equilibrata, rendendoli consapevoli delle origini dei cibi che consumano".
E la Sindaca Episcopo dal canto suo, per non essere da meno, spiegava che "dal prossimo 15 ottobre potremo offrire un servizio di mensa che non solo garantisce ai nostri bambini pasti sani, ma lo fa rispettando il pianeta e insegnando loro l'importanza di una corretta alimentazione".
Come in tutte le cose che riguardano questa Amministrazione, purtroppo, la realtà si rivela sempre in radicale contraddizione con le parole ad effetto che vengono pronunciate.
Secondo le lamentele dei genitori nulla di ciò che era stato assicurato si sta verificando. E la situazione sarebbe di grande preoccupazione per la salute dei bambini.
Nessuno si aspettava piatti da ristorante stellato, naturalmente. Sarebbe stato sufficiente offrire cibi "normali", per usare un termine tanto caro alla propaganda della Sindaca e dell'ormai famigerato "campo largo progressista". Ma neanche questo si è stati in grado di assicurare.
Assessore Di Molfetta, mi permetto di darle un consiglio (sicuramente non richiesto e tuttavia necessario): cerchi di preoccuparsi della sostanza delle questioni più che della loro falsa spettacolarizzazione.
Eviti di ascoltare "giullari" e propagandisti di vario conio e presti maggiore attenzione ai servizi erogati dal suo assessorato. È così che si amministra una Città. Il resto è messinscena da social network.
E, soprattutto, si adoperi per risolvere prestissimo questo disagio. Perché la salute dei nostri bambini viene prima - molto prima - dei selfie e delle frottole spacciate per "epocale cambiamento".