Cronaca
06/05/2016
di Umberto Mastromartino
QUESTURA DI FOGGIA
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GUARDIA DI FINANZA COMPAGNIA FOGGIA Nucleo Mobile |
COMUNICATO STAMPA
FOGGIA - ARRESTATO DALLA POLIZIA DI STATO E DALLA GUARDIA DI FINANZA DI FOGGIA IL TITOLARE DI UNA PALESTRA PER COMMERCIO ILLEGALE DI SOSTANZE DOPANTI.
Nell’ambito di una complessa attività d’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Foggia e scaturita dal decesso del trentaduenne RACANO Giovanni, agenti della Polizia di Stato della Squadra Mobile della Questura di Foggia unitamente a militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Foggia, hanno eseguito una serie di perquisizioni presso palestre, abitazioni e locali in uso a persone dedite all’attività di “body building”.
La pressante attività d’indagine in atto, consentiva agli investigatori della Squadra Mobile e del Nucleo Mobile della Guardia di Finanza di Foggia di individuare un locale, nel centro storico della città, in cui si svolgeva l’attività di commercializzazione e di assunzione di sostanze dopanti.
Infatti, nel pomeriggio del 4 maggio u.s. a seguito di perquisizione locale eseguita presso un piano terra del centro cittadino, un’abitazione privata ed una palestra, personale della locale Squadra Mobile e della Guardia di Finanza rinveniva numerosi farmaci e sostanze dopanti. Il predetto locale risultava di proprietà ed in uso al gestore di una palestra per body builder di Foggia, identificato per IMPERIO Claudio, di anni 49. Quest’ultimo, negli anni passati è stato campione mondiale di body building over 40 e attualmente svolge anche l’attività di preparazione atletica presso la palestra che gestisce.
Pertanto, gli agenti e i militari operanti hanno ritenuto di procedere all’arresto di IMPERIO Claudio poiché durante l’esecuzione delle perquisizioni del locale situato nel centro cittadino constatavano che, di recente, vi era stata una cospicua assunzione di farmaci dopanti dei quali si rinvenivano numerose fiale e siringhe, con residui liquidi di farmaci, nonché fazzoletti intrisi di sostanze ematiche. Inoltre, si rinvenivano e sequestravano numerose scatole contenenti farmaci dopanti risultati di dubbia provenienza nonché alcuni scritti sui quali era attestata la compravendita di detti farmaci ad altri atleti. Atteso che le sostanze sequestrate riportano indicazioni in lingua straniera e che non è presente il contrassegno del Ministero della Salute, si ritiene che la loro commercializzazione non sia avvenuta attraverso i canali convenzionali.
Sono in atto investigazioni finalizzate all’individuazione dei canali di approvvigionamento di dette sostanze nonché dei relativi detentori e venditori.
Arrestato