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Sport Calcio Foggia 1920

16/05/2016

La finale play-off parla pugliese: sarà il derby Foggia –Lecce a designare l’avversaria della vincente tra Pisa e Pordenone.
I 2 marcatori Sarno e Iemmello

di Umberto della Martora

Quarti di finale play-off superati alla grande dalle due squadre pugliesi, Lecce e Foggia. Compito sicuramente più agevole, quello dei salentini, non certo per il valore del Bassano , ma per come si era incanalata la partita sin dall’inizio. Da non dimenticare,infatti, il penalty, per altro giusto, a favore degli uomini di Braglia, nei minuti iniziali, con conseguente espulsione del portiere ospite. Nel prosieguo della gara, poi, gioco non entusiasmante dei padroni di casa , che fanno il bis con con una rete non certo da convalidare ,visto il netto off-side di ben 2 uomini dinanzi al portiere. Il tris è solo una conseguenza della superiorità numerica da una parte e dello scoramento degli avversari dall’altra. Di ben altro spessore, ci sembra giusto sottolinearlo, la doppietta rifilata dai “Satanelli” all’Alessandria. Squadra, quest’ultima , di elevato spessore tecnico e caratteriale. Ricordiamo , a mo’ d’esempio, le vittorie conquistate dai “grigi” in Coppa Italia contro formazioni della massima divisione quali Genoa e Palermo, per non parlare della semifinale perduta solo al cospetto del Milan,nello stadio di S. Siro. Il tecnico piemontese Gregucci aveva impostato i 90’ dello Zaccheria sulla difesa ad oltranza e qualche veloce contropiede per colpire al cuore i rossoneri, ieri in maglia bianca. Teorema riuscito solo nella prima parte di gara, terminata 0-0, nonostante il gran possesso palla dei “Dezerbiani” , poco cinici negli ultimi 16 metri. Discorso diverso nel secondo tempo: l’ingresso dell’iberico Riverola in sostituzione dell’altro “canterano” Sainz-Maza, metteva maggior ordine nella manovra dei foggiani che ne approfittavano subito con Sarno, liberato sotto porta da un grande servizio dell’ex bolognese. Non poteva , poi, non mettere il proprio sigillo alla contesa il bomber Iemmello, firmatario del 2-0 su assist di capitan Agnelli. I cori e gli “osanna” dello Zaccheria, infine, chiudevano 90 minuti vissuti con ardore agonistico sul tappeto verde, ma chiusi con grande sportività dal pubblico presente (sia foggiano che piemontese) che accomunava in un unico applauso gli atleti scesi in campo. E’ questo il vero sport, lo sport che ci piace, quello dove viene premiata la supremazia tecnico-tattica e l’unica vera sconfitta non è l’altra squadra, ma la violenza, becera e fine solo a sé stessa.


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