Sport Calcio Foggia 1920
09/06/2016
di Umberto della Martora
Malgrado il calcio italiano stia attraversando momenti non certo felici, figli anche di una situazione economica e gestionale non esaltante della nostra nazione, si continuano però a raccogliere consensi anche a livello europeo, per quanto riguarda la nostra cultura tecnica. I recenti successi di Mr Ranieri alla guida del “carneade” Leicester e la presenza su panchine importanti di allenatori del calibro di Ancelotti (Bayern Monaco) , De Biasi (Nazionale Albanese) ,Mazzarri e Guidolin in premier Ligue , o Stramaccioni nel massimo campionato greco, la dicono tutta sulla validità della nostra scuola di Coverciano che, annualmente, sforna tecnici assolutamente preparati in materia calcistica. Non a caso, anche in Lega Pro, vetrina ed anticamera del calcio che conta, giovani “rampolli” della panchina, quali “Ringhio” Gattuso e Roberto De Zerbi, si contenderanno domenica prossima , con le rispettive squadre, il visto di ingresso in cadetteria. Il 38enne ex milanista , forte anche dell’esperienza internazionale vissuta da calciatore, ha saputo dotare il suo Pisa di quella grinta e di quella voglia di vincere, da sempre personale biglietto da visita. Niente fronzoli, ma tanta sostanza che ha fatto considerare i nerazzurri come una delle piacevoli sorprese della stagione. Più giovane di 2 anni De Zerbi, un esteta del gioco, anche quando calzava le scarpette bullonate, che del Foggia ha fatto una squadra a sua immagine e somiglianza. Tiki taka come marchio di fabbrica, mai una palla sparata in tribuna, il tecnico bresciano ha nel possesso palla e nel bel gioco un teorema imprescindibile, capace di incantare quando tutto funziona per il meglio, ma anche di lasciare a volte sconcertati (come domenica scorsa) , allorchè si antepone la giocata, al cinismo nel conseguimento del risultato. Vada come vada, il 12 giugno,nello stadio Zaccheria, non si giocherà solo una partita di calcio, ma ci sarà lo scontro diretto tra 2 filosofie , totalmente agli antipodi nei contenuti, ma perfettamente uguali nella sostanza, il raggiungimento dell’obiettivo. Vinca il migliore, ma soprattutto vinca lo sport.