Notizie

Cultura

16/01/2015

Lettera aperta
Povero viandante

di Umberto Mastromartino

                                                                      Lettera aperta di un viandante

Spett.le Redazione Capitanata Informa

Voglio raccontare quanto capitatomi venendo in treno da Bologna e diretto  ad Andria per le festività.

Arrivando nella mattinata, io e mia moglie abbiamo deciso di fare sosta a Foggia per andare a S. Giovanni Rotondo. Dal momento che avevamo diversi bagagli, decidemmo di lasciare i più pesanti presso il deposito bagagli della Stazione F.S. di Foggia. Ma dopo più giri, ci hanno informato che questo servizio non viene fornito. Dicono, per i costi di gestione. Strano, perché in altre Stazioni meno frequentate di Foggia questo servizio esiste. Con pazienza, e pur non essendo più adolescenti, ci siamo trascinati i bagagli presso la fermata dei bus per S. Giovanni Rotondo, caricarli e scaricarli sia in andata che in ritorno, ed inoltre, abbiamo dovuto pregare a turno da San Pio per fare la guardia ai bagagli. Pazienza è andata così. Ma per il futuro deve continuare così? Azzardo due suggerimenti.

Ho notato, che ad ogni bisogno fisiologico per chi si reca nei bagni della stazione si pagano 70 centesimi. Quindi per contribuire ai costi di gestione si potrebbe far pagare la stessa somma. Parafrasando “due fave con un piccione”. Inoltre ad ogni ritardo di treno l’altoparlante della Stazione, giustifica il ritardo con la frase “ci scusiamo per il ritardo”. Allo stesso modo, per giustificare la mancanza di deposito bagagli, si potrebbe fare il seguente annuncio sonoro “La Stazione di Foggia non fornisce servizio deposito bagagli, ARRANGIATEVI” Naturalmente, l’annuncio in Francese e inglese e, mi raccomando ripetuto più volte.

Mi auguro che questo inconveniente venga pubblicato e non cestinato.

Un viandante debole di reni e anche di forze.

Bologna 12 Gennaio 2015                                                       Federico Valeva


Facebook Twitter Google+