Sport Calcio Foggia 1920
07/12/2016
di Umberto della Martora
C'era da aspettarselo che prima o poi accadesse. Anche lo Zaccheria , storica roccaforte dei Satanelli, ha spalancato le sue porte all'avversario di turno. Se dei 31 punti in classifica il Foggia ne ha guadagnati ben 18 nelle prime 6 gare e solo 13 nelle ultime 11, ci sarà pure un motivo. Regresso netto sul piano del gioco, nettissimo dal punto di vista dei risultati. Nè si possono imputare alle tante assenze degli ultimi tempi (infortuni e squalifiche di calciatori importanti come Mazzeo, Guarna , Empereur, Martinelli o altri) le gare non andate a buon fine: non si è sempre affermato che le cosiddette riserve rossonere giocherebbero da titolari in qualsiasi compagine di Lega Pro ? I ragazzi di Stroppa in questo periodo danno l'impressione di scendere in campo con eccessiva sufficienza, quasi la vittoria fosse loro dovuta per diritto acquisito o per blasone. Ovviamente la realtà è tutt'altra cosa perchè in questa categoria si gioca con la bava alla bocca e con il coltello tra i denti: la storia (gloriosa) dell'avversario è solo un ulteriore incentivo a dare il massimo possibile per giocare la "partita della vita". Cosa che il neopromosso Fondi ha fatto, pur trovandosi sotto di 2 reti alla mezz'ora. Il Foggia aveva iniziato i 90' minuti con la giusta mentalità, giocando anche un calcio bello a vedersi, ma che invece di tradursi in goal, lo portava a specchiarsi narcisisticamente nella propria beltade, tanto da sbagliare, prima e dopo il vantaggio siglato da Sarno su calcio da fermo, vagonate di occasioni nei pressi della porta difesa dal bravo Baiocco. Dopo il 2-0 di Gerbo , uscito subito dopo la sua marcatura per infortunio, i ciociari sono stati bravi ad approfittare della prima leggerezza difensiva dei padroni di casa, accorciando le distanze con Varano ed andando al riposo con un sol punto da recuperare. Ad inizio ripresa, Sarno ed Agnelli sbagliano clamorosamente a tu per tu col numero uno avversario. Non sbaglia , invece, Calderini che fa 2-2 sull'uscita di Guarna , dopo una palla indecorosamente persa dalla retroguardia dauna. Il Foggia, da parte sua, continua la sagra degli errori-orrori nei 16 metri finali e subisce impietosamente il 2-3 ad opera di Albadoro, che trafigge ancora il portiere rossonero. I minuti finali regalano l'inutile assalto di Angelo e compagni, incapaci di rimettere in piedi la contesa. A fine gara, il rientro negli spogliatoi è accompagnato da fischi impietosi e dalla civile, ma sonora contestazione, da parte dei tifosi locali. La crisi, in casa rossonera, è ufficialmente aperta.
MARCATORI – 18′ Sarno (Fg), 32′ Gerbo (Fg), 36′ Varone (Fon), 56′ Calderini (Fon), 73′ Albadoro (Fon) FOGGIA (4-3-3) – Guarna; Angelo, Martinelli, Coletti, Rubin; Agnelli (71′ Riverola), Vacca, Gerbo (33′ Sicurella); Chiricò (67′ Letizia), Sarno, Maza. A disp.: Sanchez, Loiacono, Quinto, Letizia, Sicurella, Dinielli, Riverola, Sansone, Tucci. All. Giovanni Stroppa FONDI (4-3-3) – Baiocco; Galasso (83′ Addessi), Bertolo, Fissore, Squillace; Varone, De Martino, Bombagi; Tiscione, Albadoro (78′ Di Sabatino), Calderini (94′ Pompei). A disp.: Coletta, Di Sabatino, Iadaresta, D’Agostino, Battistoni, Guadalupi, Capuano, Addessi, Pompei. All. Alessandro Pochesci ARBITRO – Cipriani di Empoli (Rossi / Biava) AMMONITI – Rubin (Fg), Agnelli (Fg), Albadoro (Fon)