Sindacale
27/01/2017
di Umberto Mastromartino
Gianni Ricci: "Un tavolo ministeriale per trasporti, mobilità e collegamenti ad alta velocità"
"L'improvvida uscita di Decaro sul diretto Bari-Roma è la classica goccia che fa traboccare il vaso. Tra "Alta Capacità", "Baffo di Cervaro" e velleitarie e campanilistiche proposte di potenziamento di "FrecciaArgento" ci troviamo di fronte a progettualità spesso in contraddizione ma che hanno come unico comune denominatore un progressivo indebolimento del ruolo di Foggia". Così Gianni Ricci, segretario generale Uil-Foggia, sul "casus belli" di questi giorni.
"Bene ha fatto l'assessore regionale Piemontese a puntualizzare che appena nove minuti in più non possono determinare l'esclusione della stazione di Foggia dal collegamento diretto "Freccia Argento" con la Capitale. Così come sono comprensibili le lamentele dei rappresentanti delle istituzioni locali. Ma, vorrei ricordare che, a maggio 2016, Uil,Cgil e Cisl espressero forti perplessità sull’opportunità di una nuova fermata o stazione ferroviaria a Borgo Cervaro", ricorda il segretario generale Uil Foggia che rimarca: "all'epoca si parlava di una fermata “Foggia – Cervaro” (stima costi: 15 mln euro), al di fuori del perimetro urbano del Capoluogo, o, in alternativa, della costruzione di una nuova Stazione “Foggia – Cervaro” (circa 20 mln euro). Oggi, come allora, riteniamo che si tratti di opzioni che depotenziano il ruolo strategico della Stazione di Foggia Città e creano una serie di problematiche, in materia di connessione tra il trasporto su rotaia e quello su gomma”.
"Inoltre - prosegue Ricci - facemmo notare che le ipotesi erano in evidente contraddizione con il Protocollo tra Comune, Ferrovie dello Stato, Rete Ferroviaria Italiana, FS Sistemi Urbani e Regione Puglia dell’11 ottobre 2011 e con il Contratto Istituzionale di Sviluppo per la realizzazione della Direttrice Ferroviaria Napoli-Bari-Lecce-Taranto tra i Ministeri per la Coesione Territoriale, Economia e Finanze, Infrastrutture e Trasporti, Ambiente e Beni Culturali del 2 agosto 2012, che consente di far transitare, sostare e movimentare, all’interno della Stazione di Foggia, i treni merci provenienti da Taranto e diretti a Battipaglia. Costi esorbitanti per un risparmio di 4 minuti sulle complessive 3 ore di percorrenza da Bari a Napoli (2% di risparmio di tempo) o sulle 5 ore da Lecce a Napoli (1,3% di risparmio di tempo). Senza considerare il rischio di mettere fortemente in discussione il progetto di mobilità sostenibile, rilanciato nel Patto per la Puglia che ha nel Nodo Intermodale, di recente attivato, uno dei suoi capisaldi".
"Non basterà protestare per ottenere risultati. Dobbiamo chiedere, e con urgenza, la convocazione di un tavolo ministeriale che coinvolga adeguatamente la Regione Puglia e il territorio di Capitanata", conclude il segretario generale della Uil.