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24/04/2017
di Umberto Mastromartino
Dino Marino: "Un comitato per fermare l'ecomostro"
"Non permetteremo che un coacervo di interessi poco chiari possa decidere, sulla testa di una comunità, di trasformare San Severo nella pattumiera di Puglia". Con queste parole Dino Marino, consigliere comunale Pd, auspica la costituzione di un comitato cittadino "aperto a chiunque abbia a cuore San Severo per fermare un progetto scellerato per la realizzazione di un gigantesco impianto per lo smaltimento dei rifiuti organici"
"Miglio dovrebbe innanzitutto dare delle risposte alla città. Spiegare perché sono state sprecate tonnellate di finanziamenti regionali che avrebbero portato alla realizzazione di un impianto anaerobico - a ciclo chiuso che produceva corrente elettrica e non lasciava cattivi odori in città, vista la frequente presenza di venti di scirocco, per una portata di 20mila tonnellate, quindi, dimensionato alla produzione di umido nell'ARO di San Severo. Miglio farebbe bene a chiarire se corrispondono al vero le voci di una condanna per corruzione di uno tra i dirigenti Safab coinvolti nella realizzazione di questo nuovo ecomostro; e ancora far comprendere se non esista un conflitto d'interessi tra la sua posizione di Presidente della Provincia, il progetto, e due tecnici di San Severo, Ronaldo Rubino e Alfonso Filippetti, esponenti della coalizione "Bene Comune", componenti del comitato per la valutazione di impatto ambientale della Provincia"; cosa ancora più grave, San Severo è stato uno dei primi comuni in Puglia ad avviare processi partecipativi con l'istituzione di Agenda21 e dei forum, mentre ora abbiamo addirittura due tecnici di San Severo nel comitato Via della Provincia amici di Miglio che solo per questo li ha nominati e nessuno sa niente di questa autorizzazione", afferma Marino che conclude: "ho la sensazione che qualcuno stia barattando la propria carriera politica con la salute dei cittadini. Non lo permetteremo! A breve lanceremo il comitato cittadino contro l'impianto di smaltimento privato della Safab!"