Notizie dalla Provincia
01/06/2017
di Umberto Mastromartino
Città di San Severo
Oggetto: L’Amministrazione Comunale e l’ANPI rendono omaggio al Partigiano Ugo Salvitto fucilato dai nazisti il 2 aprile 1944 in Piemonte.
Nei giorni scorsi, in occasione della giornata dell'antifascismo, indetta dall'ANPI Nazionale, la sezione di San Severo, in collaborazione con l'ANPI provinciale e con il convinto patrocinio dell'Amministrazione Comunale di San Severo, ha inteso rendere omaggio al Partigiano Ugo Amedeo SALVITTO, nato a San Severo e arruolatosi il 10 marzo 1944 nelle formazioni partigiane del Piemonte.
Dopo poche settimane, esattamente il 2 aprile 1944, Ugi Salvitto venne fucilato dai nazisti, insieme ad altri partigiani. Il suo nome di battaglia era "MAX".
Nella commovente occasione è stato provveduto a rinnovare la targa toponomastica con la descrizione della personalità (che non era indicata in precedenza) e apposta una corona di fiori.
L’intervento dell'On. Severino Cannelonga, dell'ANPI di San Severo, ha illustrato il significato della giornata, il valore esemplare della scelta operata da Ugo Amedeo Salvitto. Cannelonga ha anche rinnovato l'impegno dell'Associazione nella lotta contro i nuovi fascismi e per la difesa della Costituzione, in collegamento con il contributo di tanti cittadini di San Severo nella lotta partigiana in Piemonte (ben 43 cittadini nati a San Severo e trasferitesi in Piemonte hanno militato nelle formazioni partigiane piemontesi, come risulta dal sito "www.istoreto.it") e con la tradizione democratica e antifascista di San Severo che durante il "ventennio" non ha mai ammainato la bandiera della lotta per la libertà e la democrazia.
E' intervenuto infine il Vice Sindaco della città Francesco Sderlenga che ha portato il saluto della città, l'adesione piena e convinta agli obiettivi di lotta dell'ANPI e sottolineato il significato dell'impegno di Salvitto e di tanti cittadini di San Severo nelle lotte democratiche.
“E’ stato un momento importante – aggiunge il Sindaco avv. Francesco Miglio – perché San Severo non deve dimenticare gli uomini che hanno contribuito a riportare la libertà e la democrazia, persone come Ugo Salvitto, che non hanno esitato a lasciare la propria città per recarsi al nord e combattere contro il Nazi Fascismo”.
Alla cerimonia erano presenti anche alcuni famigliari di Salvitto di San Severo e altri parenti venuti da Torino, alcuni Assessori e consiglieri comunali, dirigenti locali dell'ARCI, della CGIL e diversi cittadini.
San Severo, 1 giugno 2017
Il Portavoce
(dott. Michele Princigallo)