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08/06/2017
di Umberto Mastromartino
Dino Marino: "Emiliano e Miglio aiutino la Capitanata a non trasformarsi nella pattumiera della mafia"
"È dall'inizio del 2014 che segnalo l'emergenza rifiuti in Capitanata e il rischio di pericolosi connubi". A dichiararlo è Dino Marino, consigliere comunale Pd che ricorda i fatti di cronaca dell'ex discarica di via Spiavento. All'epoca, aprile 2014, "dissi che la mafia dei rifiuti stava bussando anche alle porte di San Severo con un carico di “immondizie indesiderate” giunte da chissà dove e riversate nel vecchio sito ubicato tra la provinciale per San Paolo Civitate e la statale “16" Adriatica".
Di li numerosi altri interventi su "Spiavento", su "Discarica di Passo Breccioso" (Foggia), "sul progetto che riguardava l'area ex Safab di San Severo e sugli ingenti finanziamenti stranamente persi dalla Giunta Miglio che, con un impianto di natura pubblica e un minor tonnellaggio, avrebbero avuto un minor impatto sulla vita dei sanseveresi e sull'agricoltura di pregio del territorio".
Tutti appelli caduti nel vuoto. "E oggi ci ritroviamo a discutere di un megaimpianto che ammormerebbe di cattivi odori e malattie la città e darebbe il colpo finale all'agricoltura. Ciliegina sulla torta, il caso "Daunia Venenum". Ora, sarebbe il caso di iniziare a chiedersi perché nell'area in questione ci deve essere una simile concentrazione di discariche. E soprattutto se vogliamo dire addio ai prodotti della nostra terra", afferma il consigliere comunale Pd che lancia un appello a Emiliano e Miglio: "Chi controlla l'Arpa? Chi la correttezza delle procedure attraverso le quali sono assegnate Vas e Via? La politica deve tornare a svolgere il suo ruolo di controllo e a tutelare le specificità dei territori. Se abdica a questa funzione primaria spalanchiamo le porte alle mafie".
Di qui la provocazione di Marino: "O Regione e Provincia tornano a programmare, altrimenti è giusto che agricoltori, cittadini e consumatori denuncino Regione, Provincia e Comune di San Severo per disastro ambientale e per i danni arrecati alla salute e alla qualità dei nostri prodotti".