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20/07/2017
di Umberto Mastromartino
Dino Marino: “Giusto appellarsi ai cittadini ma Miglio inizi a riconoscere i propri errori”
“Anche i cittadini devono essere responsabili, è giusto. La tutela del territorio appartiene a tutti, è un dovere civico. Ma i primi a dover dare l’esempio sono gli amministratori pubblici”.
Questa la riflessione di Dino Marino in merito alle dichiarazioni rese dal sindaco Francesco Miglio. “Oggi suoniamo la campana a morto perché i nostri rifiuti, a causa di percentuali di impurità troppo elevate, sono respinti al mittente. Ma Miglio dovrebbe essere il primo a recitare il mea culpa in quanto ha smantellato il ciclo dei rifiuti, abdicato completamente ai controlli che la legge affida ai poteri pubblici nei confronti dei privati e gettato alle ortiche enormi finanziamenti che avrebbero consentito la creazione di un impianto pubblico per il trattamento dei rifiuti, illudendosi che un privato potesse fargli chiudere il ciclo dei rifiuti spiega Marino aggiungendo "chi è causa del suo mal pianga se stesso. Sono anni che diciamo che questa gestione della cosa pubblica degna di “Gianni e Pinotto” ci avrebbe portato a questa conclusione. Sono anni che ribadiamo che, grazie all' improvvisazione dell'attuale amministrazione comunale, non siamo più un’eccellenza in materia di raccolta differenziata e che i cittadini avrebbero pagato a caro prezzo questi errori”. Dulcis in fundo, Marino ricorda al sindaco che " il punto centrale di questa vicenda è che si è voluto privilegiare il rapporto con il privato. Una scelta che ha avuto un epilogo misero e drammatico per la città, proprio la vicenda dell'organico non ritirato perché impuro. Un dato di fatto che ci pone ad un'altra questione centrale: aver conferito al privato ha consentito a questa giunta di bypassare una conduzione del servizio che incalzasse la qualità dello stesso e oggi la nostra raccolta differenziata non solo è calata in questi tre anni ma non é pura. A dimostrazione che nessuno ha controllato il privato il quale raccoglieva tutto, tutto ciò può significare anche, che le stesse persone che ci hanno messo in questa situazione, sono fautori di un impianto privato a San Severo di 65.000 tonnellate l'anno che senza controllo può diventare devastante per la nostra città. Perché come è dimostrato in questi impianti, difficilmente si conferisce organico puro. É giusto appellarsi al senso civico dei cittadini; la raccolta differenziata la dobbiamo fare tutti come atto d’amore verso la nostra città. Ma Miglio inizi a riconoscere i propri errori”.