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25/07/2017

Parco Nazionale del Gargano
Il Gargano brucia: Una ferita che si riapre

di Umberto Mastromartino

Il Gargano brucia,

Costanzucci: “Una brutta ferita che si riapre”

 

Il Parco Nazionale del Gargano perde ancora una volta centinaia di ettari di bosco e macchia mediterranea a causa delle fiamme che a distanza di dieci anni esatti sono tornate in quegli stessi luoghi già duramente colpiti proprio il 24 luglio del 2007.

È una brutta ferita che si riapre – dichiara Claudio Costanzucci, presidente f.f. del Parco del Gargano -  e che impone a tutti di non abbassare la guardia. Sono enormemente grato ai Vigili del Fuoco, alla Protezione Civile, all’Arif, ai Carabinieri Forestali, ai piloti dei canadair e a tutti i volontari che da più di 24 ore sono impegnati nell’opera di spegnimento delle fiamme e grazie al cui tempestivo intervento si è evitato il peggio. Fortunatamente le previsioni del tempo giocano in nostro favore, ma il nostro polmone verde porterà addosso ancora una volta quei segni provocati da chi meriterebbe pene ben più dure. Il Parco Nazionale del Gargano metterà in campo tutte le proprie forze per evitare che questo accada ancora. È importante però l’opera di vigilanza di tutti perché il Parco del Gargano è un bene comune. Vogliamo che i nostri cittadini e i tanti turisti che scelgono la nostra terra per trascorrere le proprie vacanze estive si sentano sicuri e sereni”.  

 


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