Sport Calcio Foggia 1920
16/09/2017
di Umberto della Martora
Vacca , in settimana, lo aveva detto: " Il vero Foggia non è quello di Avellino. Contro il Palermo daremo tutto ciò che abbiamo". Così è stato, perchè, al cospetto della corazzata rosanero, i Satanelli, spinti anche a gran voce dai propri tifosi, hanno fornito quella prova d'orgoglio che tutti si aspettavano, tenendo in scacco Nestrovski e compagni per almeno 50 '. Pressing a tutto campo, difesa attenta , possesso palla efficace ed uno scatenato Fedato lungo l'intera fascia sinistra, hanno fatto tremare più di una volta, per tutta la prima parte di gara, i polsi di Mister Todino che si sgolava, nell'area di sua competenza, per dare indicazioni ai suoi. Dopo una lunga serie di attacchi ed una clamorosa traversa colpita al 26' da Mazzeo, da posizione defilata, il goal del meritato vantaggio giungeva al 42', a coronamento dell'ennesima invenzione di Fedato, che metteva in mezzo per Nicastro, bravo a girarsi in mezzo a due difensori ed a fare secco l'incolpevole Posavec. Dopo il riposo i siciliani cambiano copione e , spinti dal duo Coronado-Nestorovski, cominciano ad insidiare con maggiore pericolosità e concretezza la porta difesa da un attento Guarna. Nella girandola di cambi che col trascorrere dei minuti si susseguono per entrambe le squadre, è il turno, al 76' , del palermitano Murawski che, 4 minuti dopo dopo il suo ingresso sul tappeto dello Zaccheria, rimette il risultato in parità con un gran destro, su servizio di Gnahorè. Finale col fiatone, da parte del Foggia , vistosamente calato dopo i 45 minuti iniziali, giocati col piede schiacciato sull'acceleratore. Al triplice fischio, comunque, il pubblico di casa applaude i propri calciatori, autori di una prova che cancella gran parte delle nubi che si addensavano su tutto l'ambiente rossonero, deluso dalla partenza tutt'altro che convincente della squadra.