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Politica

13/10/2017

Dino Marino
Contributo programmatico alla candidatura di Iaia

di Umberto Mastromartino

Contributo programmatico alla candidatura di: Iaia Calvio Candidata alla Segreteria Provinciale del Partito Democratico di Foggia Il Partito Democratico, proprio nel prossimo Congresso Provinciale ha il dovere di indicare percorsi di innovazione politica, connettendo mondi, intraprendendo iniziative coraggiose, costruendo una nuova coerenza fra politiche specifiche e visione della società, rimettendo in relazione con una prospettiva più ampia, l’ appiattimento, l’ omologazione e la rassegnazione sull’ esistente. Nasce da questa necessità la riflessione programmatica: L’obiettivo: stimolare una grande mobilitazione progettuale tematica e territoriale; interpretare e valorizzare le peculiarità delle società locali, coinvolgendole in un percorso partecipato e condiviso che ne esprima pienamente, attraverso le peculiari vocazioni ed istanze, l’autentica mission. Cambiare passo vuol dire certamente trovare insieme soluzioni a problemi comuni attraverso l’ auto-organizzazione delle Comunità quali soggetti auto-propulsori dello sviluppo , allo scopo di migliorare le condizioni di vita e valorizzare le Comunità di riferimento, promuovendo occasioni di lavoro per i giovani. Le cittadine e i cittadini, numerosi giovani, hanno voglia di partecipare, comunicare, sentirsi coinvolti in un percorso, in un progetto comune, ma non trovano spesso spazi e luoghi per esprimersi compiutamente. Cosa fare? C’è bisogno di un nuovo dinamismo culturale e politico che implichi una lettura e visione integrate, multidisciplinari nelle analisi e nella costruzione delle risposte per uscire dalla crisi epocale e di senso che stiamo attraversando. Certamente occorre più lealtà per sentirci e farci comunità. Dobbiamo mettere in gioco tutto il nostro patrimonio di civiltà e di cultura per vincere le straordinarie sfide del nostro tempo, poiché questa è la condizione essenziale ed imprescindibile di ogni possibile rinascimento politico. La sfida per il futuro Oggi come non mai il destino della Capitanata incrocia i suoi esiti con i destini del Partito Democratico. Ecco perché, dalle iniziative illuminate che saranno messe in campo, dipenderà in modo decisivo il successo della sfida per il futuro della nostra provincia. Occorre sempre più porre al centro del nostro impegno il necessario riposizionamento e rafforzamento della Capitanata nelle politiche regionali e nazionali, a partire dal superamento dei ritardi non più tollerabili riguardanti le reti infrastrutturali, (ferrovie strade aeroporto), nonché le emergenze ambientali sversamenti rifiuti, chiusura ciclo dei rifiuti tenuta dei parchi e la forestazione) e sociali (lotta alle povertà opacità nella gestione accoglienza migranti ). Significativi investimenti sono possibili attraverso la nuova programmazione comunitaria 2014-2020 egli strumenti del nuovo Quadro Comunitario di Sostegno (QCS), ovvero Investimenti Territoriali Integrati; Sviluppo Locale di tipo Partecipativo con Piano di Azione Locale e Partenariato Sociale e Territoriale; Sviluppo Urbano Sostenibile; Aree Interne-Aree Rurali, che prevedono forti dotazioni normative e finanziarie, un significativo partenariato locale con un piano di azione efficace e orientato ai risultati e la costituzione di soggetti locali di azione e gestione. L’ invito ripetuto - e inascoltato - della Commissione Europea è di mettere in campo strategie di specializzazione intelligente, progetti strategici ad alta concentrazione tematica, nelle nostre realtà. Credere concretamente, in provincia di Foggia, in un Progetto di Crescita Sostenibile che ne sostenga la rappresentazione, a pieno titolo, di CAPITALE DELL' ALIMENTAZIONE MEDITERRANEA, come motore di sviluppo, significa, investire sulla salute, sull’ agricoltura di qualità, sull’ ambiente, sulla cultura, sul turismo, sulla ricerca, sul paesaggio, e certamente sul lavoro e sull’ occupazione, insomma, sull’ economia reale delle nostre Comunità in termini di qualità della vita, prosperità culturale e materiale. Come risolvere? Con il metodo di successo delle cattedre ambulanti, per quasi un secolo il più importante strumento di istruzione e significativa innovazione in agricoltura, ciò che proponiamo é di lavorare ad un percorso di conoscenza nonché di valorizzazione degli elementi identitari, delle tradizioni culturali, delle competenze della popolazione residente e delle risorse territoriali, insieme ai diversi soggetti istituzionali, scientifici, culturali, produttivi ed associativi del nostro Territorio che, in ogni Comunità locale, abbia come obiettivo quello di dare risposte e soddisfare i bisogni che le stesse Comunità reputeranno prioritari attraverso lo sviluppo di modelli-laboratorio sostenibili di biodiversità agroalimentare, ambientale e socio-culturale. E’ necessario, a tal fine, coniugare prospettiva strategica e proposte operative di carattere multidisciplinare; rilanciare e sostenere sempre più, soprattutto attraverso il P.S.R. 2014-2020, il dialogo ed il rapporto fecondo tra ricerca scientifica, università, cultura e sperimentazione tecnica in Agricoltura, aspetti essenziali per l’affermazione di un nuovo modello di sviluppo sostenibile, centrato sul benessere dei cittadini e la qualità dell’ ambiente. Terra e Agri-Coltura, potranno rappresentare per la nostra collettività prosperità e ricchezza se le difenderemo dall’invasione violenta di inquinanti e pesticidi, di rifiuti che non ci si decide con convinzione e saggezza a differenziare, riciclare, riusare, ottemperando a chiare normative europee e nazionali nonché dal traffico illegale dei rifiuti stessi o lo sfruttamento di esseri umani, raccontati dalle tristi cronache delle ultimi mesi, vigilando per una piena applicazione della legge sul caporalato. Come realizzare un’Agricoltura di qualità, produrre alimenti sicuri e di qualità, dunque competitivi ed in grado di assicurare occupazione nel settore agricolo, se il nostro non sarà più, irrimediabilmente, un Ambiente di qualità? Ambiente avvelenato vuol dire Agricoltura avvelenata, alimenti avvelenati. E così la nostra salute è e sarà sempre più avvelenata, il nostro futuro avvelenato: la nostra economia, le nostre prospettive di vita e di lavoro. Ricordiamo che proprio la nostra provincia, con Foggia, era stata individuata quale sede, seppur scippata, dell’Agenzia per la Sicurezza Alimentare.Oggi siamo alle prese con la candidatura di Foggia per la Commissione Unica Nazionale sul grano duro che stabilisce il prezzo dei cereali. Dopo l’ entrata in vigore della normativa nazionale, ad aprile 2017, sulla etichettatura per certificare la filiera del latte, è indispensabile certificare tutti gli altri prodotti. Il nostro settore cerealicolo é in grandi difficoltà con prezzi del grano duro italiano bassi e conseguente riduzione delle superfici coltivate, allo stesso tempo i cittadini e i consumatori vanno assolutamente tutelati. Per questo il decreto sull'etichettatura del grano voluta fortemente dal governo apre una grande prospettiva proprio per i nostri produttori di grano, con esso si punta a dare, massima trasparenza delle informazioni al consumatore, tutelare i produttori e rafforzare i rapporti di una filiera strategica "La Capitanata deve diventare la FOOD&CULTURAL VALLEY 4.0" L' ambizioso Progetto: fare della provincia di Foggia la FOOD&CULTURAL VALLEY del nostro Paese, dal sistema agroalimentare ed agroindustriale tra i più moderni e competitivi, capace di attrarre ulteriori significativi investimenti imprenditoriali italiani ed esteri con l’apporto di tecnologie avanzate e di know-how. Ogni cambiamento o rivoluzione che dir si voglia, o é culturale o non é! Ecco cosa intendiamo fare: seminare e coltivare intelligenza, idee antiche e nuove , sogni, valori, come fossero prodotti della terra, tornando a disegnare il futuro partendo dalle nostre radici, alimentando con azioni efficaci e concrete, gli orizzonti della speranza. Lucera 11/10/2017 DAUNI per I sottoscrittori della proposta: Dino Marino, Casciano Carmine, Mariella Di Monte, Lorenzo Frattarolo, Alfredo Mancaniello, Pasquale Pepe, Rosaria Ponziano, Luigi Presutti, Comingio Rossi


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