Sport Calcio Foggia 1920
22/10/2017
di Umberto della Martora
Mi sono imposto di non dar voti, questa settimana, a calciatori e staff tecnico dei Satanelli. Sarebbe ozioso continuare a ripetere cose già dette, o soffermarmi su particolari già visti e rivisti. La tiritera è ormai nota a tutti: dovremmo sottolineare la bellezza delle reti segnate ( onore a chi l'ha fatto) da Mazzeo e c., ma anche volgere lo sguardo agli errori (orrori) della banda del buco, alias difesa rossonera, all'incapacità di gestione del risultato, anche quando nulla lascia presagire il contrario. Per non parlare, poi, degli infortuni muscolari(va rivista la preparazione atletica)dei tanti che affollano l'infermeria dello Zaccheria più di una corsia d'ospedale. Visto che il calcio, infine, è gioco di squadra e non dei singoli, stendiamo un velo pietoso sull'ennesima gara gettata alle ortiche, dopo essere stati in vantaggio addirittura di due reti, a venti minuti dal termine. Succede, si potrebbe obiettare, perchè questo è lo sport e ci può stare. Sicuramente, è la mia risposta, ma farei rivoltare nelle proprie tombe i resti dei nostri antenati latini, che mi risponderebbero subito "errare umanum est, perseverare diabolicum" o addirittura, i meno accondiscendenti, "semel in anno licet insanire", che poi è quasi la stessa cosa. Detto e tradotto alla foggiana, "na vot' pot' succed', ma mo avast'". E checcà, avrebbero tutte le ragioni, questo ce lo aggiunge il sottoscritto, troppo innamorato dei colori calcistici della propria città, quindi affatto disposto a dire ok, fa nulla, ci rifaremo, il campionato è ancora lungo ed altro ancora. L'argomento, invece, sul quale mi sento ancora e sempre di spendere applausi ed osanna, sono i nostri grandi, esaltanti, unici, meravigliosi tifosi. Sono loro, sicuramente, l'argenteria (o l'oro?) di casa Foggia. Commoventi nella propria passione, caldi nell'incoraggiamento dal primo all'ultimo secondo, splendidi per numero di partecipanti (oltre 4000) anche quando si gioca a 500km da casa, non al seguito di un undici che va a giocarsi la Champion's , ma di una squadra di B a tutt'oggi impelagata nei bassifondi della classifica. E' a loro che va dato non solo il massimo dei voti in pagella, ma addirittura una meritatissima lode. Sempre a loro, infine, andrebbe indirizzata una lunga lettera di scuse, firmata da calciatori e staff tecnico al gran completo, per quanto fatto in questo inizio di Campionato, con la promessa, da mantenere a tutti i costi, di tornare ad essere quanto prima la squadra che la gente di Capitanata merita per l'attaccamento mostrato in qualsiasi occasione. Forza, allora, caro, vecchio , grande Foggia, vogliamo continuare a sognare, dipende solo da te.