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Basket

23/10/2017

Asd Diamond Basket
Riscatto della Diamond Foggia a Trani

di Umberto Mastromartino

Foggia, 22 ottobre 2017.  La Diamond Foggia riscatta immediatamente lo stop di sette giorni orsono a Trani e supera al Pala Russo, in scioltezza, l’Angiulli Bari (77-44). La gara che vedeva opposta la compagine foggiana a quella barese, si rivela poco più di una pura formalità. Infatti, capitan Chiappinelli e compagni hanno avuto vita facile di fronte alla giovanissima compagine guidata da coach Zotti. Tranne il botta e risposta dei primi 2’ di gioco (3-3) tra Aliberti e L. Ruotolo, l’esito del match non è stato mai in discussione. La prestazione dei nero arancione è stata in costante crescendo e, sulla loro vittoria non c’è da discutere. Troppo ampio è risultato tra i due quintetti sia in termini tecnici che d’esperienza e, di conseguenza, non poteva esserci un risultato diverso. In ogni caso va lodata la prestazione dei ragazzi dell’Angiulli che non si sono mai demoralizzati e tirati indietro. Anzi hanno continuato a lottare fino all’ultimo secondo. In particolare evidenza tra le fila degli ospiti, L. Ruotolo, autore di ben 20 punti. La Diamond, invece, sospinta dall’incitamento costante del tifo organizzato, ha svolto al meglio il proprio compito e, con un’attenta condotta di gara ha costruito una vittoria priva di patemi d’animo. Ovviamente, la compagine guidata da coach Bartolotta (che sostituirà Cristian Vigilante ancora per un ultimo turno –  n.d.c.) non s’è distratta ed ha subito messo in carniere i due punti ma, andrà rivista all’opera contro avversarie più attrezzate. Sin dal primo quarto hanno cercato di distanziare gli ospiti e poter gestire la gara con una certa tranquillità. In effetti, la Diamond, sotto la spinta di Alvisi e Zupkauskas (6 punti a testa) e Aliberti, metteva a segno un parziale importante (8-0) che consentiva di chiudere i primi 10’ con un sostanzioso vantaggio. Nel secondo periodo i ragazzi della Diamond erano si mostravano ancora più decisi e grazie alla prestazione super di Lele Ciccone (10 punti, 5/5) incrementavano il vantaggio, doppiando  gli ospiti (44-22). Alla ripresa del gioco, era ancora la Diamond a menare le danze. Stavolta il “castigatore” di turno era Chiappinelli (8 punti. Frutto di due triple e due tiri liberi). I padroni di casa infliggevano un altro pesante 9-0 e volavano sul + 26 (60-31), nonostante l’impiego degli under a disposizione, che dimostravano di essere all'altezza della situazione. Nell’ultimo quarto, a risultato ormai deciso, si è cercato di far trascorrere i minuti ed archiviare la pratica Angiulli. Ferramosca era tra i più attivi sotto canestro e, oltre a conquistare rimbalzi, metteva a referto punti importanti (8 punti). All’ultimo suono della sirena la distanza tra le due compagini (-33) era piuttosto penalizzante per gli ospiti ma non c’era niente da dire. La Diamond ha conquistato meritatamente la vittoria e deve continuare su questa falsa riga, evitando di incorrere in capitomboli imprevisti, come quello di Trani.

 

Diamond Foggia – Angiulli Bari  77 -44  (19-10; 44-22; 62-37)

 

Diamond Foggia: L. Di Tullio (0/3 da 3; 0/3 da 2); G. Chiappinelli 13 (3/6 da 3; 1/2 da 2; 2/2 t.l.); D. Zupkauskas 13 (5/9 da 2; 3/4 t.l.); L. Monteleone 3 (0/2 da 3; 1/4 da 2; 1/2 t.l.); R. Foligno; E. Padalino 3 (1/1 da 2; 1/2 t.l.); G. Aliberti 10 (1/2 da 3; 3/8 da 2; 1/6 t.l.); R. Ciccone 12 (0/1 da 3; 6/11 da 2); A. Ferramosca 10 (0/1 da 3; 5/6 da 2; 0/2 t.l.); W. Alvisi 13 (1/3 da 3; 4/10 da 2; 2/2 t.l.). Coach: G. Bartolotta.

 

Angiulli Bari: M. Lucarelli 5 (1/2 da 3; 0/2 da 2; 2/4 t.l.); I. Ivona 4 (1/5 da 2; 2/5 t.l.); C. Aiello (0/1 da 2); A. Favale (0/1 da 3; 0/3 da 2); V. D’Abbicco 4 (0/1 da 3; 2/4 da 2; 0/2 t.l.); M. Barozzi (0/6 da 2); G. Mariani 9 (1/12 da 3; 1/4 da 2; 4/4 t.l.); L. Ruotolo 20 (5/11 da 3; 1/7 da 2; 3/4 t.l.); L. Ruotolo; L. Cellamare 2 (0/1 da 3; 0/4 da 2; 2/4 t.l.). Coach: E. Zotti.

 

Arbitri: Vittorio Gaballo di Gioia del Colle (Ba)  e Vito Minervini di Molfetta (Ba).

 

Note: Spettatori 250 circa. Fallo tecnico alla panchina del Bari (3°q.).

 

Foto di Potito Chiummarulo


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