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27/10/2017

Congresso AIGA
Il no alla Corte dall'appello + Emiliano ai giovani Avvocati

di Umberto Mastromartino

Al Congresso Nazionale AIGA il no alla Corte d’appello,

Vaira: “Non ci sono più alibi”

 

È stato il sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli ad aprire la seconda giornata del Congresso Nazionale Dell’AIGA(Associazione Italiana Giovani Avvocati) in corso a Foggia fino a domani presso il quartiere fieristico. Il sottosegretario -a cui il presidente nazionale di AIGA Michele Vaira ha consegnato la targa di Socio d’Onore dell’associazione-soffermandosi sulla richiesta unanime della sezione distaccata della Corte d’appelloa Foggia (che costituirebbe il requisito imprescindibile per l’ottenimento della sezione distaccata della Direzione Distrettuale Antimafia), ha smorzato le aspettativedei foggiani sostenendo che: “Almomento non esistono le condizioni per parlarne. La criminalità- ha detto - si fronteggia con le forze dell’ordine più che con i palazzi di Giustizia. Questo Governo e questo Parlamento hanno deciso di dare priorità ad altre riforme, ma la strada della revisione della geografia giudiziaria prevista dalla commissione Vietti va in una direzione di razionalizzazione e non di espansione e moltiplicazione degli uffici”.

Che Foggia sia una terra di frontiera con molte problematiche anche legate al sistema giudiziario lo sa bene il Sottosegretario che ha aggiunto: “1400 giovani entreranno nell'amministrazione della giustizia, nella parte che soffre di più che è quella del personale amministrativo e sono certa che alcuni di questi giovaniarriveranno a Foggia e saranno il motore del cambiamento necessario".

Proprio i giovani e il ricambio generazionale sono stati al centro di un interessante e vivace dibattito, moderato dal giornalista di LA7 Tommaso Labate, al quale ha partecipato un parterre di spessore composto da Andrea Mazziotti di Celsio, Presidente Commissione affari costituzionali della Camera, i parlamentari David Ermini, Francesco Paolo Sisto (Pd, Forza Italia),Annagrazia Calabria (Responsabile Giovani Forza Italia), Alessandra Moretti (PD), Pierluigi Diaco (giornalista e conduttore tv), il presidente nazionale Michele Vaira e il PastPresidentMario Papa. Si è partiti dalla domanda. “La grande istanza dei giovani che prendono il potere ha realmente portato bene al Paese?”. Il punto interrogativo naturalmente è rimasto,ma sono emersi due punti di vista contrastanti tra chi considera il ricambio generazionale un falso problemasfruttato dalla politica e chi lo ritiene un elemento sostanziale del cambiamento che però non deve cedere alla retorica del giovanilismo.

Siamo davvero orgogliosi-ha concluso il Presidente nazionale di AIGA Michele Vaira- di aver portato a Foggia il gotha dell’avvocatura, della magistratura e del Governo. Anche il Ministro Orlando ha fatto sentire la sua presenza con un messaggio molto apprezzato. Non potevamo perdere questa occasione per parlare del futuro della professione e dei nostri veri problemi: mancanza cronica di locali in cui fare giustizia, di magistrati e di personale amministrativo e anche di una sezione distaccata della Corte d’appello. Tutte le forze politiche locali devono porla quale questione di fiducia con i cittadini che rappresentano e con i partiti cui appartengono. Non ci sono più alibi. Siamo in una situazione di emergenza assoluta. Questo territorio deve avere la sua sezione distaccata di Corte d’appello”.

Il XXIV Congresso nazionale AIGA si chiuderà domani con la proclamazione dei soci d’onore, il discorso finale del presidente uscente e le operazioni di voto che decreteranno il nuovo presidente AIGA per il prossimo biennio.

 

Emiliano ai giovani avvocati: " La Regione sarà al vostro fianco per il rilancio della professione". 

 

“La professione dell’avvocato, specie quello giovane, è durissima e piena di amarezze”. Lo ha detto poco fa a Foggia il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano in un intervento di saluto al XXIV Congresso Ordinario dell’AIGA in corso fino a domani presso il quartiere fieristico. “Ci sono situazioni in cui bisogna contemporaneamente imparare e sopravvivere - ha aggiunto- e non sempre è facile fare le due cose insieme. Sono dell’idea che quando una professione rischia di diventare un’attività economica, a pagarne le conseguenze siano soprattutto quelli che dentro quella professione sono la parte più debole. I cittadini, che sono il vostro riferimento -ha detto alla folta platea di avvocati- non hanno la forza di chiedere giustizia e di ricorrere ad un legale per ottenere ciò che loro spetta. Il costo del processo, le difficoltà che spesso si frappongono tra l’inizio di un’azione giudiziaria e il suo termine sono così insormontabili da scoraggiare moltissime persone persino a cominciare un percorso di giustizia. Ecco perché dico all’AIGA che, se vorrà coinvolgere la Regione, noi saremo ben lieti di farlo e di proseguire in quel percorso di sostegno già avviato con l’attività giudiziaria”.


 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

 

 


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