Basket
06/11/2017
di Lino Mongiello
Barletta, 5 novembre 2017. Nulla da fare per la Diamond Foggia che, al Pala Marchiselli di Barletta, subisce la seconda sconfitta esterna consecutiva (67-64). Dopo la imprevista scoppola di Molfetta, i ragazzi di coach Vigilante (che nell’occasione tornava in panchina dopo la squalifica), avevano l’obbligo di dimostrare il loro valore e, tutto sommato, i 40’ in terra ofantina hanno confermato, sia pure a fasi alterne, la bontà del gruppo. Come già sottolineato nelle gare precedenti, c’è da lavorar sodo in palestra e occorrerà soprattutto convincersi delle proprie forze, dosando le forze e mantenendo alta la concentrazione contro qualsiasi avversario. La gara dai due volti contro il quotato Barletta ha dimostrato quanto sia importante giocare di squadra per poter raggiungere i risultati preventivati. La vera Diamond non è quella andata in onda sette giorni orsono a Molfetta e nemmeno quella delle prime due frazioni di Barletta. Se si sarà in grado di dare continuità ed intensità al gioco, così come la “società” aveva chiesto in settimana ai ragazzi, ci si potrà togliere diverse soddisfazioni. La prova di Barletta, deprimente nel primo tempo, è diventata esaltante nella seconda parte e, alla fine, poteva anche scapparci la sorpresa. La sconfitta contro la squadra della Citta della Disfida, candidata alla vittoria finale, ci può stare. Si spera quindi che queste prime cinque giornate siano servite a comprendere come vadano affrontate le avversarie. Anche le più forti sulla carta. Sarà sempre il parquet poi a far emergere il più forte. Perciò è con lo spirito mostrato nel secondo tempo che bisognerà opporsi alle prossime antagoniste. Senza sottovalutare nessuno e, possibilmente, sudando la canotta. Come già intuito le prime due frazioni sono stata da dimenticare. Nei due quintetti c’è un’assenza di rilievo per parte. Vorzillo tra i barlettani e Ciccone trai foggiani. La partenza della Diamond è stata abbastanza positiva e dopo l’iniziale vantaggio (0-4 al 2’) i padroni di casa hanno immediatamente ribaltato il punteggio (6-4). Alvisi (alla fine risulterà il top score del match con 25 punti), riporta il risultato in parità (6-6) ma il Barletta prende il largo. Quattro triple consecutive (3/3 dell’americano Menas ed una di De Fazio) allontanano gli ospiti che non riescono ad opporre una valida difesa e anche in attacco mostrano evidenti problemi. Il Barletta dilaga e al suono della prima sirena il vantaggio è rassicurante (25-12). Nel secondo quarto l’agonia della Diamond prosegue. I dodici punti di scarto diventeranno 23 alla fine del primo tempo. Le percentuali al tiro dei foggiani sono a dir poco inguardabili e il solo Alvisi cerca di contrapporsi allo strapotere dei barlettani. Che imperversano nel pitturato e, soprattutto hanno ampia libertà nelle larghe “maglie” della difesa avversaria. Sicuramente nell’intervallo coach Vigilante avrà chiesto ai suoi ragazzi di assumere un atteggiamento diverso al ritorno in campo. In effetti la seconda parte del match è andata in modo completamente diverso dalla prima. Difesa aggressiva e velocità nelle ripartenze hanno consentito di mettere a segno tre mini break (0-6, 0-4 e 0-6) ai quali s’è aggiunta la prima “bomba” del lituano Zupkauskas e il tifo incessante degli ultrà foggiani presenti al Pala Marchitelli. La fluidità di gioco del Barletta ha cominciato a mostrare qualche crepa. Con lo strapotere sotto le plance e le “libertà” al tiro praticamente annullate, la Diamond s’è aggiudicata il terzo parziale e quasi dimezzato lo svantaggio (56-42). Nell’ultima decisiva frazione la Diamond le ha tentate tutte per rientrare in partita. Trascinata da Alvisi e Zupkauskas ha persino sfiorato l’impresa. A poco più di 1’ dal termine il +9 del Barletta si assottiglia fino al +3. L’impresa da compiere è quasi impossibile. Ma Zupkauskas inventa una giocata da tre punti (grazie al tiro libero supplementare per fallo subito) e la terza tripla personale della giornata riaprono i giochi. Mancano però solo 6” e la compagine foggiana non riesce a capitalizzare l’ultima azione che avrebbe potuto rinviare il verdetto del match al supplementare. Peccato. Ma è questa la Diamond che vorremmo vedere sin dal prossimo turno. Quella del secondo tempo di Barletta. Aggressiva, combattiva e con la voglia di vincere.
Nuova Cestistica Barletta - Diamond Foggia 67 - 64 (25-12; 46-23; 56-42)
Nuova Cestistica Barletta: S. Menas 18 (4/5 da 3; 2/6 da 2; 2/4 t.l.); G. Binetti; A. Balducci 4 (2/3 da 2); N. Degni 11 (2/6 da 3; 1/5 da 2; 3/5 t.l.); J. Smith 14 (6/12 da 2; 2/4 t.l.); F. Rizzi n.e.; G. Rizzi 2 (0/1 da 2; 2/2 t.l.); A. De Fazio 2 (0/3 da 3; 1/2 da 2); D. Rainis 16 (3/7 da 3; 2/5 da 2; 3/4 t.l.); D. Caruso n.e.. Coach: G. Degni.
Diamond Foggia: L. Di Tullio (0/2 t.l.); G. Chiappinelli 2 (0/4 da 3; 0/5 da 2; 2/2 t.l.); C. Zagni n.e.; D. Zupkauskas 20 (3/8 da 3; 4/8 da 2; 3/3 t.l.); L. Monteleone n.e.; E. Padalino 6 (2/3 da 2; 2/2 t.l.); G. Aliberti 6 (0/1 da 3; 3/5 da 2); S. Gramazio n.e.; A. Ferramosca 5 (0/1 da 3; 2/9 da 2; 1/2 t.l.); W. Alvisi 25 (2/8 da 3; 8/14 da 2; 3/5 t.l.). Coach: C. Vigilante.
Arbitri: Mario Stanzione di Molfetta e Deborah Fiorentino di Bari.
Note: Falli tecnici a Smith (3° q.) e De Fazio (4° q.).