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Sport Calcio Foggia 1920

14/11/2017

L'Editoriale di Umberto della Martora.

di Umberto della Martora

Le lacrime di Buffon, nella tarda serata di ieri, hanno decretato non solo la fine di un'epoca, il capolinea di una generazione di campioni come lui, De Rossi, Barzagli ecc. ecc. , gente capace di regalarci emozioni forti come la vittoria nel mondiale 2006, ad esempio, ma anche la fine di un ciclo amarissimo di una squadra in maglia azzurra chiamata Italia. Ciò che rende ancora più triste il momento calcistico nazionale, è averlo vissuto al cospetto di un avversario , la Svezia, composto da ragazzotti ben messi fisicamente ed atleticamente, ma totalmente privi di di quelle qualità tecniche che caratterizzano il campione. Ironia della sorte, l'unica vera star del gruppo scandinavo, il ben noto Zlatan Ibrahimovic, ha marcato visita, per infortunio, in entrambi i match contro gli uomini di Mister (s)Ventura. A proposito del C.T. azzurro, sembra inarrestabile il tiro al bersaglio nei suoi confronti, iniziato in tempi non sospetti da parte di tutti noi, sottoscritto compreso. Non per voler andare controcorrente, ma, dato a Cesare ciò che è di Cesare, ci sembra giusto e corretto,ora, lanciare strali anche e soprattutto nei confronti di chi ha messo alla guida della nazionale il tecnico ligure, mai in carriera alla guida di grosse squadre ed a digiuno di esperienza internazionale. Parliamo del Pres. Tavecchio, ovviamente, fortemente voluto da padroni del vapore quali Lotito, Galliani, lo stesso Agnelli ed altri ancora, restii portare in federazione gente giovane, dalla mente fresca e con idee innovative lontane da certi interessi, quali Demetrio Albertini o Roby Baggio, ad esempio, non certo legati a prescindere ai "signori del palazzo". Piuttosto, allora, che piangere sul latte versato e sui tanti milioni(più o meno un centinaio) andati perduti per la mancata partecipazione al mondiale 2018, sarebbe cosa buona e giusta mandare via a pedate questi "becchini" del NOSTRO calcio, visto che nessuno di loro, al momento, ha avuto la dignità di rassegnare le dimissioni, pur di non perdere soldi e potere. Domenica scorsa, per fortuna, noi foggiani qualche sorriso lo abbiamo ricevuto in regalo dai nostri "Satanelli" che , dopo la scoppola casalinga con la Cremonese, ci hanno regalato la bella vittoria di Ascoli che ha permesso ai rossoneri di posizionarsi a +2 dalla zona play out, malgrado le "turbolenze" dell'ultima settimana, caratterizzata dall'esonero del d.s. Di Bari, dalle dimissioni del d.g. Colucci, in aggiunta al caso Curci. Situazioni, queste, che avrebbero potuto togliere serenità a Vacca e compagni. Bravi mister Stroppa e la proprietà nell'estraniare i calciatori dal contesto, ma un grande plauso non può non essere indirizzato ad una tifoseria che al solito calore e ad una grande partecipazione numerica, ha aggiunto maturità e comportamenti degni di menzione. Non a caso, ieri è arrivato il pubblico encomio del questore di Foggia, in aggiunta a complimenti e congratulazioni da parte di tutti gli avversari che, nel corso della stagione, hanno avuto l'occasione di ospitare la gente di Capitanata, sottolineandone sportività e partecipazione. Un patrimonio prezioso, i tifosi rossoneri, da non disperdere, perchè loro il proprio campionato lo hanno già vinto....ed alla grande. FORZA FOGGIA.

 


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