Sport Calcio Foggia 1920
09/12/2017
di Umberto della Martora
Continua il momento nero dei Satanelli che, anche nella trasferta ligure di La Spezia, lasciano i tre punti agli avversari. Terza sconfitta consecutiva , per Agnelli e compagni, con all'attivo un solo misero punticino nelle ultime 4 gare disputate. Nemmeno il cambio di modulo, con il passaggio dal solito 4-3-3 ad un più prudente 3-5-2, è servito a dare una svolta alle tante (troppe) negatività della stagione in corso. L'eccessivo affollamento dell'infermeria, negli ultimi tempi, non aiuta per altro Mister Stroppa , a corto di scelte visto l'alto numero di infortunati, molti dei quali di lungo corso. A questo punto, come direbbe un grande del piccolo schermo, la domanda nasce spontanea: "Solo sfortuna o c'è altro? Preparazione atletica non adeguata alle necessità? Staff medico anch'esso sotto accusa ? Casualità e null'altro?" Non abbiamo la presunzione di voler dare risposte certe , ma lasciamo la patata bollente nelle mani di chi ( allenatore e/o società) ha le giuste competenze per farlo. Normale anche che la classifica precaria, al netto delle rassicurazioni in merito della dirigenza, metta in discussione la panchina dell'allenatore, come da consolidata abitudine del mondo pallonaro. A tal proposito, già si sussurrano i nomi di eventuali probabili sostituti, in caso di esonero di Stroppa, alcuni dei quali come Stellone ( ex Frosinone, Bari...) o Di Carlo, nella passata stagione proprio a La Spezia, corrono da giorni nei covi della tifoseria rossonera. Ma, al di là della guida tecnica, è altrettanto chiaro che l'imminente mercato di Gennaio sarà anche il banco di prova del d.s. Nember, che avrà l'ingrato compito di provare a sfoltire un organico con troppi rami secchi , e quindi bisognoso di essere rivitalizzato con forze fresche, maggiormente adeguate alla categoria. Anche qui non mancano indiscrezioni e voci che vorrebbero l'arrivo al Foggia dei pescaresi Pigliacelli e Ganz, dei clivensi Gatto, Garritano e Bani, in aggiunta ad uno scambio tra Barillà o Munari del Parma e Vacca, quest'ultimo in scadenza di contratto a giugno 2018. Ma queste sono storie tutte di là da venire. La priorità, al momento, è tornare a far punti, riacquistando quell'autostima che per ora sembra essere venuta meno, lasciando spazio ad una forma di inaccettabile rassegnazione, essendoci ancora più di mezzo campionato da giocare.