Sport Calcio Foggia 1920
20/01/2018
di Umberto della Martora
Prima partita del girone di ritorno, con un Foggia che, al cospetto del suo vecchio maestro Zeman, si presenta decisamente rinnovato negli uomini e nel modulo tattico. 3-5-2 per i ragazzi del tecnico Stroppa, che manda subito in campo ben 4 dei nuovi acquisti messigli a disposizione dal d.s. Nember e dalla società. Greco, al centro del campo, detta le geometrie rossonere dall'alto della sua classe, mentre Kragl, lungo l'asse sinistro , è un martello che crea più di un grattacapo agli zemaniani. La difesa , con Camporese , Loiacono ed il roccioso Tonucci, non sembra correre grossi pericoli al cospetto del reparto avanzato del boemo. In avanti, Nicastro e Mazzeo, entrambi reduci da lunghi infortuni, hanno il compito di provare a pungere e capitalizzare al meglio eventuali occasioni da rete. Al 10' è proprio l'ex perugino, su azione d'angolo, ad incocciare la traversa, con un colpo di testa a ridosso della porta difesa da Fiorillo. Pochi secondi più tardi, è ancora Nicastro, con un bel destro, a timbrare il palo della porta abruzzese. Al 12' ci prova Kragl, con il suo sinistro, ma il portiere para. La risposta dei "delfini " si concretizza al 18', con un destro di Brugman che Guarna sventa in tuffo. Il Foggia riprende a spingere , ma Agnelli sciupa ancora, dopo essersi intestardito in un improbabile dribbling in area di rigore. Al 29'egoista Mazzeo che, invece di servire in area Nicastro o Kragl, meglio piazzati di lui, prova il tiro senza gran successo. Ancora Mazzeo, al 43', è in ritardo sulla palla, dopo un bel servizio del compagno di reparto. Goal mancato, goal subito, un minuto prima del riposo: veloce contropiede del Pescara, con Mancuso che anticipa tutti e sigla lo 0-1 tra lo stupore generale. Satanelli colpiti al cuore in una delle rare occasioni create dai biancoazzurri. Alla ripresa del gioco, è ancora il vivace Nicastro ad andare vicino al pari, ma la sua mira non è precisa. Al 55', a pochi passi dalla porta, Agnelli manda alto di testa. Partita difficile per i rossoneri, che hanno oltretutto il proprio bomber Mazzeo in giornata davvero negativa. Stroppa prova a porre rimedio con i cambi a disposizione. Dopo un'ora esce l'ottimo Greco per Deli, mentre al 66' viene dato spazio a Beretta in sostituzione di Nicastro. Cambia poco, ed infatti al 72' il tecnico lombardo tenta il tutto per tutto, lanciando la new entry Scaglia, centrocampista, al posto del terzino Zambelli, ormai in debito d'ossigeno. Niente da fare perchè Zeman, contrariamente alle sue antiche abitudini, arretra il baricentro della propria squadra, difendendo il vantaggio con le unghia e con i denti. Al triplice fischio finale, malgrado gli applausi del pubblico di casa che non ha mai smesso di incoraggiare i propri beniamini, il rientro di Agnelli e compagni negli spogliatoi è a capo chino. Per Stroppa è forse il momento più difficile della sua avventura foggiana. Dalla prossima partita bisognerà iniziare a far punti, altrimenti la sua panchina potrebbe paurosamente traballare.