Politica
26/02/2018
di Umberto Mastromartino
Promozione turistica unitaria, sostenibilità e digitalizzazione. A Vico del Gargano i candidati M5S incontrano gli operatori garganici.
L’impegno è ritrovarsi dopo il 4 marzo per lavorare insieme alla realizzazione del programma del Movimento 5 Stelle sul turismo.
Si è concluso così l’incontro tra Rosa Menga, candidata nel collegio uninominale alla Camera, Marialuisa Faro e Giorgio Lovecchio, candidati nel collegio plurinominale della Camera e Gisella Naturale candidata al Senato nel collegio plurinominale e gli operatori turistici della provincia di Foggia, riuniti lo scorso fine settimana a Vico del Gargano. Con loro, Enzo Dota, delegato regionale Asso Reti PMI e la consigliera regionale Rosa Barone.
L’Italia è tra i dieci Paesi più visitati al mondo e la meta più desiderata nell'immaginario collettivo degli stranieri, eppure non ha un Ministero dedicato. Punto centrale del programma M5S, hanno spiegato i candidati agli imprenditori presenti, è proprio quello di istituire il Ministero del Turismo al quale si affianchi un Coordinamento nazionale che coinvolga tutte le Istituzioni locali e regionali che oggi procedono troppo spesso ognuno per conto proprio. Una cabina di regia che promuova un’azione integrata anche attraverso la definizione di una governance a livello centrale tra le diverse amministrazioni competenti che rivestono un importante, seppur indiretto, impatto sul turismo, come per esempio lo Sviluppo economico e i Trasporti.
Una promozione unitaria dell’offerta turistica che sia attenta a preservare, però, le specificità di ogni singolo territorio e che vada nella direzione della sostenibilità, intesa come “soddisfazione dei bisogni del presente senza compromettere la possibilità di soddisfare quelli delle generazioni future”.
Altro punto importante su cui si è focalizzato l’incontro è la questione fiscale. Per incrementare la competitività delle aziende turistiche italiane è necessario - spiegano i candidati - rivedere in modo equo le tasse che gravano sul settore. In particolare il Movimento vuole: ridurre la TARI pagata dalle imprese del settore alberghiero per le attività stagionali in base all’effettiva produzione di rifiuti secondo la formula “chi meno inquina, meno paga”; ridurre il peso dell’IMU sugli immobili alberghieri nei periodi di bassa stagione; rendere la tassa di soggiorno più equa, applicandola a tutte le strutture ricettive in modo proporzionale al prezzo della camera e i Comuni devono dimostrare che il gettito della tassa di soggiorno è destinato esclusivamente alla promozione e ad attività legate al turismo e alla valorizzazione del territorio.
Una serie di misure che i candidati M5S hanno spiegato nel dettaglio e che rientrano in un programma più ampio che servirà a ridare slancio a quella che è la seconda industria del nostro Paese e una delle leve più importanti per far ripartire l’economia.