Sport Calcio Foggia 1920
15/03/2015
di Umberto della Martora
Prepartita con lacrime, allo Zaccheria, con i Lo Campo, padre e figlio, scesi sul terreno di gioco per salutare il popolo rossonero. Lacrime di commozione , per i due dirigenti, accolti con applausi e cori dalle due curve che hanno omaggiato con una targa ricordo i Lo Campo, in segno di riconoscenza per quanto fatto da loro negli ultimi 3 anni. Il regalo finale al presidente onorario Franco ed al figlio Giuseppe, lo ha poi fatto la squadra, tornando alla vittoria dopo le due settimane di stop. Ad infiocchettare il dono, con due reti personali, ha provveduto Vincenzino Sarno che ha trascinato i suoi alla conquista dei 3 punti, contro un Messina deciso a vendere cara la pelle. Prima mezz’ora di gioco, in verità, piuttosto sonnacchiosa, con i giallorossi schierati con l’imperativo del primo non prenderle ed un Foggia ancora sottotono per la doppia debacle dell'ultima settimana. Il primo lampo al 35’, quando, su schema da calcio d’angolo, lo spagnolo Sainz Maza serviva Minotti che faceva da sponda per Sarno che con un gran tiro faceva secco l’incolpevole Berardi. Andato al riposo in vantaggio dopo la prima parte di gara, il Foggia iniziava la ripresa a spron battuto e dopo solo tre minuti metteva il sigillo alla gara. Era ancora Sainz Maza “l’ideologo” , perché prima recuperava palla e poi serviva capitan Agnelli che di prima dava Sarno che non si faceva pregare per autografare il 2-0. Il Messina, malgrado i cambi effettuati da Mister Di Costanzo non trovava la forza per impensierire più di tanto la retroguardia foggiana, che riusciva ad arrivare al triplice fischio finale senza correre particolari rischi. Nel dopo-gara , ancora riflettori puntato sui Lo Campo che, dopo i ringraziamenti di rito a tutti, tifosi, squadra e stampa, si sono augurati che chi subentrerà a loro possa presto portare il Foggia al salto di categoria.
Umberto della Martora