Cultura
03/05/2018
di Umberto Mastromartino
Cerignola, presentazione del libro “Quel ponte che unì l’Italia”
Si terrà sabato 5 maggio, alle 19 presso il Polo Civico Museale di Cerignola, la presentazione del libro “Quel ponte che unì l’Italia”, di Vito Palumbo. All’evento, organizzato dal Comune e dalla Proloco di Cerignola, oltre all’autore del libro, interverranno Pasquale Morra, assessore al Patrimonio, Michele Marino, presidente del Consorzio “Proofanto.it”, Antonio Galli, presidente della ProLoco.
“Con gioia abbiamo deciso di ospitare questo evento poiché questo libro, racconta ed esplora con leggerezza e grande accuratezza, eventi che hanno profondamente segnato la storia del Paese”, afferma Morra.
La storia è ambientata nei primi anni del novecento, nelle campagne di un piccolo borgo del Potentino. Ciccì, un bambino con le mani di adulto, e un geometra di Genova lavorano alla costruzione di un ponte canale dell’Acquedotto Pugliese, “il più grande acquedotto del mondo”. “Condividono polvere, puzzo e pietre, molte pietre, infinite pietre grezze da sgrezzare. Trascorrono tanto di quel tempo, insieme, che alla fine il tempo finisce per incollarli in un rapporto che, giorno dopo giorno, si fa sempre più intenso, sempre più intimo”. Il ponte che hanno contribuito a realizzare è stato da poco terminato. Sopra tutto, l’acqua, elemento immanente da cui tutto trae principio e ragione, deus ex machina dei destini loro e di un’Italia che stenta ancora a riconoscersi Unita. Il volume è impreziosito da una galleria di immagini storiche e recenti dei più affascinanti ponti in pietra del meridione realizzati per portare l’acqua in Puglia dall’Irpinia e da un breve saggio introduttivo di Giuseppe Carlo Marano, Professore di Tecnica delle Costruzioni al Politecnico di Bari e alla Fuzhou University (Cina).
Il libro trae spunto da un fatto di cronaca reale, la morte di un giovane operaio, Giuseppe Lopomo purtroppo non l’unico durante la realizzazione del canale principale dell’Acquedotto Pugliese, a cui è dedicato un monumento funebre eretto lungo la stradina di servizio dell’opera.
I compensi saranno devoluti in beneficenza all’associazione AMOPuglia, onlus che si occupa di assistenza domiciliare gratuita a malati oncologici ed oncoematologici, avvalendosi di medici, psicologi ed infermieri regolarmente retribuiti ed adeguatamente formati.