Sindacale
10/05/2018
di Umberto Mastromartino
Lettera aperta al Sindaco di Foggia Franco Landella
“Gentilissimo Sindaco,
nel respingere al mittente, con forza, le polemiche strumentali da Lei espresse per via mediatica, giudichiamo il suo comportamento in questo frangente, non opportuno rispetto all’alto profilo istituzionale della carica che Lei riveste. Ci preme aggiungere che la gravità del momento nazionale, regionale e locale, non consente a nessuno simili cadute di stile. Mentre Foggia precipita in tutte le classifiche nazionali in materia di qualità della vita, occupazione, sicurezza e legalità, dovremmo preoccuparci, ciascuno per il proprio ruolo, di programmare il futuro della città e della Capitanata.
Il nostro obiettivo è quello di mettere al centro il senso ed il valore del Governo Partecipato per rendere possibile un concreto progetto di crescita e sviluppo della città, attraverso i servizi ed il lavoro, rilanciando il bene comune e la centralità della persona.
Cgil, Cisl e Uil non sono forze politiche di maggioranza o di opposizione.
Cgil, Cisl e Uil rappresentano il mondo dei lavoratori ed in virtù di questa alta e nobile rappresentanza, i sindacati dialogano e cercano il confronto con gli enti territoriali, le Regioni, il Governo a prescindere dal loro colore politico. Siamo stanchi, perciò, di assistere a Sindaci, non solo quello di Foggia, che chiusi nelle proprie stanze pensano di poter decidere da soli le sorti della comunità cittadina. Il Sindacato, le parti sociali in genere rappresentano la garanzia del processo di democrazia compiuta ed i Sindaci si devono aprire al confronto con le parti sociali perché rappresentano le istanze ed i bisogni di migliaia di lavoratori, di pensionati e di consumatori.
Il compito di presentare proposte e realizzarle spetta a chi governa ed è competenza esclusiva delle forze politiche, ma chi paga, molto spesso, le politiche scellerate ed i giochi politici sulla propria pelle sono proprio i cittadini, i lavoratori, i giovani senza lavoro, chi vive nel disagio, i pensionati ed i deboli.
Signor Sindaco, non si possono dimenticare i vuoti sulle politiche dei trasporti e dei rifiuti, non si possono eludere le tante emergenze quali l’abbandono delle periferie, le strade gruviera, l’insufficienza della pubblica illuminazione, la mancata prevenzione alla illegalità e la negazione della legalità stessa, che provocano problemi alle aziende esistenti ed allontanano i possibili investitori, non si può dimenticare l’abusivismo e non si può dimenticare l’assenza di piani di rilancio e di investimento su alcune ‘partecipate’.
Noi ci auguriamo che Lei, Sindaco, recuperi il buonsenso istituzionale, che venga meno alle sterili polemiche di questi giorni e finalmente si apra al dialogo e comprenda il valore di una reale partecipazione.
Noi ribadiamo la disponibilità ad un confronto sulle emergenze della città in qualsiasi momento. Martedì prossimo, 15 maggio, saremo a Palazzo di Città, per proseguire la nostra mobilitazione ma la porta del dialogo, anche convocato per vie brevi, resta sempre aperta”.