Solidarietą
14/06/2018
di Umberto Mastromartino
Fondazione Buon Samaritano
La denuncia aiuta sempre a superare la piaga e la solitudine di chi è vittima di usura. La paura è un sentimento solipsistico, il coraggio è invece una dimensione collettiva, come dimostrato dall’operazione “Imperial”, messa a segno dagli inquirenti nella nostra città. Ancora una volta una vittima, dopo essere scampata al disperato tentativo di suicidio, si è affidata allo Stato, con senso di responsabilità e fiducia.
Da parte della Fondazione Antiusura Buon Samaritano va il plauso alla preziosa attività investigativa condotta dalla Polizia di Stato, per mezzo della Sezione di Polizia Giudiziaria,e dalla Procura di Foggia per aver scardinato il paradigma dell’omertà, che ancora purtroppo affligge la nostra comunità, grazie ad una rete di piena e convinta affermazione della legalità.
Come emerge dell’ultima relazione annuale del Commissario per Il coordinamento delle Iniziative Antiracket e Antiusura, spesso, anche quando le indagini giudiziarie accertano la responsabilità di estorsori ed usurai, le stesse vittime si ostinano a tacere, o a minimizzare, anche a costo di affrontare imputazioni per favoreggiamento.
Ma non è stato questo il caso. La denuncia ha permesso di individuare una fitta trama di sommersione, un aspetto questo che deve allertare le istituzioni e i soggetti preposti alla erogazione di prestiti al consumo e allo sviluppo delle attività commerciali e professionali. I processi di impoverimento e le “miserie urbane" vecchie e nuove non possono essere una miccia alla formazione di un tessuto sommerso di credito usuraio e disumano.
La Fondazione è pronta al suo ruolo di sostegno solidaristico alle vittime con il fondo di solidarietà per rilanciare e ridare luce all’esistenza di chi ha subito vessazioni e condizionamenti criminali, restituendo dignità e liberando così sane ed efficienti energie produttive.