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Sport Calcio Foggia 1920

26/06/2018

Il Foggia non č una squadra di calcio, ma una fede. Crediamoci perchč mai nessuno potrā togliercelo.

di Umberto della Martora

Non conosciamo nel dettaglio le regole della giustizia, questo compito è giustamente riservato agli uomini di legge, sappiamo, però , cosa vuol dire essere tifosi veri, portare nel cuori i colori di una squadra di calcio che ameremo fino all' ultimo giorno di vita. Ancor oggi, quando siamo sieduti nella tribuna stampa del glorioso Zaccheria, ci capita di ricordare, commuovendoci, quei gloriosi anni 60, allorchè la domenica, assieme a tanti bambini della nostra età, si correva verso lo stadio sperando di trovare qualche signore compiacente che ci desse la possibilità di entrare, non potendo avere in saccoccia le "mille lire" del costo del biglietto. "Bellò, me fa trasì?" Era questa la parola d'ordine che prima o dopo ci avrebbe dato il lasciapassare per ammirare dalle curve con tubi innocenti i nostri beniamini fasciati di rossonero. Poco importa se al rientro a casa si rimediava, oltre alla ramanzina di rito per esserci allontanati senza permesso genitoriale, anche qualche sonoro scappellotto materno. La panacea di tutti i mali era la vittoria del Foggia, cosa che ci avrebbe permesso di vivere felici e soddisfatti l'intera settimana. Oggi a distanza di anni e con molti capelli bianchi , ci rendiamo conto che i tempi sono diversi: bisogna frenare le imprecazioni durante i 90' ( non sempre ci riusciamo, però), cercare di essere imparziali( difficilissimo.....) nella disamina della partita, guardando con professionale distacco ( non mi riesce proprio) le vicende che in un modo o nell'altro coinvolgono i Satanelli. Nell'animo da "vecchio bambino", il Foggia rimane il "mio" giocattolo e guai a toccarlo perchè la cosa non riesco proprio a digerirla. Gli ultimi avvenimenti di casa rossonera, oltre a segnare profandamente il mio umore, hanno provocato sentimenti di delusione che spero e mi auguro possano essere smentiti al più presto da sentenze proporzionate agli errori eventualmente commessi. Ciò che ho gradito meno, è lo sciacallaggio a danno del Foggia Calcio e della sua proprietà da parte di personaggi con una fedina penale ed un excursus amministrativo non certo immacolato. La fede nei colori rossoneri , però, corre fortunatamente in mio aiuto e mi mi fa pensare anche che prima o poi le nubi nere possano diradarsi lasciando spazio al sereno. L'ultima considerazione è un caloroso appello all'intera Capitanata: mai come in questo momento bisogna essere compatti ed uniti nello stringerci accanto al Foggia Calcio ed alla famiglia Sannella. Tifosi, istituzioni, imprenditori locali soprattutto, concretamente al loro fianco, per non lasciarli soli a combattere contro i poteri forti. Vedrete che prima o poi, grazie alla fede nei colori rossoneri, qualche "Santo", dall'alto, ci guarderà con occhio benevolo.

 


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