Notizie dalla Provincia
28/09/2018
di Umberto Mastromartino
Conclusa la prima fase del piano interventi dall'Ambito territoriale "Alto Tavoliere".
L’amministrazione comunale esprime soddisfazione per la conclusione della prima fase del lungo iter di partecipazione e concertazione, iniziato lo scorso marzo, per la riprogrammazione del piano di interventi dall'Ambito territoriale "Alto Tavoliere". Un percorso animato dal fattivo e vivace confronto tra il Terzo Settore, i Sindacati e gli Amministratori dei Comuni membri dell'Ambito che ha dato vita al Documento del Piano Sociale di Zona 2018-2020 ed a tutti gli atti correlati.
Il lavoro svolto ha permesso di effettuare una valutazione sui servizi attivati, tramite strumenti di comparazione e monitoraggio, da cui è emerso un miglioramento degli standard e una maggiore efficacia. Grazie ad una precisa analisi del contesto sociale dell’Ambito, fonda sui dati raccolti, si sono costruiti nuovi modelli di intervento che hanno di fatto invertito le modalità di erogazione e di partecipazione alla spesa dell’ambito. Investire meglio le risorse economiche, partendo da residui rinvenienti dalle passate gestioni, per attivare maggiori servizi per i cittadini. Sono così stati attivati il trasporto disabili, il centro di ascolto per famiglie, l’home care premium, sono stati attivati importanti strumenti come la PUA (porta unica di accesso), il servizio affido o il potenziamento dei centri diurni per minori, anziani, disabili. Un maggiore investimento e attenzione alle fasce deboli in condizioni di deprivazione economica ha portato alla strutturazione degli uffici red-sia, oggi anche rei, che hanno permesso al nostro Ambito di essere tra i più “produttivi” rispetto a questa misura.
Grazie ad un continuo confronto con il territorio si sono riprese attività di promozione e prevenzione per i sani e corretti stili di vita, progetti educativi per i minori per il contrasto alla dispersione scolastica, per le misure di recupero e reinserimento, le politiche attive per il lavoro. Non è mancata attenzione ai diversamente abili, alle famiglie, alle politiche per la casa e l’emergenza abitativa. I numeri, che sono argomenti testardi, dimostrano come si siano fatti importanti passi in avanti per garantire diritti e opportunità, sostegno, a fasce di popolazione sempre più ampie e che continuano a crescere a causa della crisi e delle alte percentuali di disoccupazione. Quest'ottimo risultato è frutto, però, della collaborazione e della partecipazione di tutti gli attori sociali.
Per queste ragioni, sentiamo di dover ringraziare tutti i rappresentanti Sindacali che hanno preso parte ai tavoli ed agli incontri di concertazione, ai rappresentanti degli Istituti Scolastici, delle Associazioni e del Terzo Settore in generale, ai singoli cittadini che hanno voluto fornire il proprio apporto ma un sentito ringraziamento sentiamo di doverlo rivolgere anche a tutti gli amministratori che hanno vissuto la fase di programmazione con convinta partecipazione, coinvolgendo attivamente i propri territori ed in piena collaborazione con gli altri Comuni membri. In particolare, il Sindaco di Serracapriola, Giuseppe d'Onofrio, il Sindaco di Chieuti, Diego Iacono, il Sindaco di Torremaggiore, Pasquale Monteleone, il Sindaco di Lesina, Pasquale Tucci, il Sindaco di San Paolo Civitate, Francesco Marino ed ai loro Assessori delegati, Anna Rosa de Iudicibus, Maria Grazia Moscariello, Gianluca di Ianni, Vincenzo Marotta e Marisa Maiorano, Fernanda Vocino. Purtroppo, nonostante gli sforzi profusi in questi mesi, non sono mancati i dissidi e due Comuni hanno deciso di indugiare a lungo rispetto all'adesione all'Ambito Sociale "Alto Tavoliere", chiedendo, dapprima di recedere dall'Ambito Sociale e, poi, preso atto dell'intempestività della richiesta e della difficile accoglibilità della stessa, di "scindersi" dalla gestione associata delle Politiche Sociali dell'Alto Tavoliere attraverso la costituzione di un "sub-ambito". Purtroppo quest'ultima eventualità non si è tradotta, né da parte della Regione Puglia, né da parte dei Comuni proponenti, in atti amministrativi utili a valutarne le possibili implicazioni da parte dei Comuni che, di contro, in modo diligente e scrupoloso hanno adottato gli atti necessari a concludere la fase di programmazione del Psz 2018-2020. Questa lunghissima esitazione ha trascinato la chiusura della programmazione del Psz 2018-2020, pronta ormai da diversi mesi, sino a mettere seriamente a rischio tutti i servizi sociali e socio-sanitari erogati per il tramite del PSZ dagli 8 Comuni. Infatti, la Regione, sino a quando l'iter approvativo del PSZ non giungerà al suo completamento, non potrà trasferire i fondi necessari a garantire la continuità dei servizi sull'intero territorio dell'Alto Tavoliere. Pertanto, la richiesta formalizzata dalla maggioranza dei Comuni membri del Coordinamento Istituzionale, nell'ultima seduta, alla presenza delle parti sociali, non poteva che essere di richiesta alla Regione Puglia di procedere ai sensi e per gli effetti dell'art. 6, comma 5 della lg. 19\2006 e dell'art. 33 comma 3 del d.lgs 267\2000 nei confronti dei Comuni inadempienti. Tale istanza - formalizzata come previsto dalla normativa vigente, dal Comune di San Severo, in qualità di Comune Capofila - si è resa necessaria e doverosa, soprattutto a garanzia di tutti i cittadini destinatari dei servizi. Si confida, tuttavia, in un ravvedimento operoso anche degli altri due Comuni ed un ripristino dell'integrità dell'Ambito Sociale, nel pieno spirito della normativa regionale e nazionale.
San Severo, 28 settembre 2018
Il Portavoce
(dott. Michele Princigallo)