Sindacale
12/12/2014
Sciopero generale, la Feneal-Uil soddisfatta delle adesioni
Juri Galasso: “Oltre il 60% dei cantieri chiusi in Capitanata”
“Più del 60% dei cantieri chiusi in osservanza dello sciopero generale (fonte Ance) con picchi del 100% a Cerignola e alle Cave di Apricena”. È Juri Galasso, segretario provinciale della Feneal-Uil a fare una prima stima sull’esito dello sciopero generale indetto per oggi, 12 dicembre 2014. “La notevole partecipazione di aderenti e simpatizzanti al sit-in in Prefettura è solo una parte, per quanto importante, delle adesioni allo sciopero generale. Il malcontento, lo stato di disagio verso le misure economiche definite dal Governo Renzi, in una fase di grave crisi congiunturale, è ormai trasversale, attraversa per intero la società italiana”. E questo è tanto più vero – secondo Galasso - se si guarda al comparto edile: “chiudere un cantiere per sciopero è un processo che determina grande sofferenza tanto negli operai quanto negli imprenditori. Se l’adesione allo sciopero è stata così alta in questo comparto vuol dire che siamo di fronte ad un grido d’allarme che va affrontato e interpretato con lucidità e capacità di intervento. Quello che, dagli anni Sessanta in poi, è stato uno dei motori dello sviluppo del nostro Paese, oggi rischia il collasso. La crisi impedisce l’apertura di nuovi cantieri e, a fronte di una minor predisposizione del privato al rischio imprenditoriale, il settore pubblico sembra aver smarrito qualsiasi capacità progettuale. Se a questo aggiungiamo i dati sulle morti bianche e l’incapacità di riconvertire sulla riqualificazione dell’esistente le risorse che un tempo venivano destinate a soddisfare la tensione abitativa, abbiamo un quadro a dir poco allarmante. Per tutti questi motivi oggi siamo qui: per gridare il nostro “no” a provvedimenti – voluti dal Governo Renzi – che danno risposte assolutamente insufficienti in materia di lotta al lavoro nero e al precariato, rilancio degli investimenti nel pubblico e nel privato e messa in sicurezza del territorio”.