Solidarietą
12/12/2014
di Flora Bozza
Accoglienza dei senza fissa dimora: riapre il dormitorio di Sant’Alfonso de’Liguori.
Il primo dicembre, dopo sette mesi di fermo, ha riaperto i battenti il dormitorio della parrocchia di Sant’Alfonso de’ Liguori del capoluogo dauno. Per cinque mesi, ogni notte, troveranno riparo, un letto caldo ed una buona colazione mattiniera, quindici senza fissa dimora di qualunque nazionalità e credo. Alla base c’è una rete di lavoro, un progetto, tra la Caritas diocesana Foggia – Bovino, la Fondazione Banca del Monte, l’Ataf, i volontari dei Fratelli della Stazione e quelli della parrocchia. Nonostante sia ubicata in uno dei quartieri più difficili di Foggia, la chiesa di Sant’Alfonso de’ Liguori si è sempre distinta per l’esercizio quotidiano della solidarietà per gli ultimi, soprattutto, da quando è parroco della chiesa, p. Luigi Martella. Mercoledì si è svolta, nei locali della canonica, una conferenza stampa per presentare, alla cittadinanza, il dormitorio, per spiegare come sia stato possibile riaprirlo e quanto impegno occorra per portarlo avanti. Dopo i saluti iniziali, il primo a parlare è stato p. Luigi Martella che si è soffermato sull’estrema importanza, per i Sacerdoti, di vivere il Vangelo in comunione con i poveri, i meno abbienti e gli emarginati. Più tecnico, invece, l’intervento di Leonardo Ricciuto, presidente dei Fratelli della Stazione. Ha descritto come avviene, ogni sera alle 21.00 sul piazzale della stazione ferroviaria, la registrazione degli ospiti del dormitorio. L’accettazione degli ospiti è un servizio volontario offerto dall’associazione. Successivamente ha ringraziato l’Ataf per aver messo a disposizione, gratuitamente, un bus navetta che accompagna i poveri dalla stazione al dormitorio. Ultimo ad intervenire, Francesco Niglio, medico volontario della Caritas, si è appellato alle Istituzioni foggiane affinché il dormitorio di Sant’Alfonso, diventi una realtà stabile della nostra città. Al termine della conferenza stampa, i saluti di Savino Russo, presidente della Fondazione Banca del Monte, e di Matteo Gramazio, presidente dell’Ataf. Prima di congedare la stampa, Don Martella ha fatto visitare le stanze della canonica adibite ad ospitare i senza fissa dimora. Ristrutturate nei mesi scorsi, sono state abbellite da suppellettili nuove donate da benefattori.
Flora Bozza