Cronaca
23/04/2015
di Umberto della Martora
La Polizia postale di Bari e i Carabinieri di Foggia hanno arrestato un ex sacerdote di 55 anni per violenza sessuale commessa per induzione, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima che all'epoca dei fatti aveva 11 anni. Gli abusi sarebbero stati commessi nel foggiano. L'uomo è anche accusato di produzione, distribuzione, divulgazione e condivisione di materiale pedopornografico ai danni del ragazzino.
PER PM 'SCENARIO RACCAPRICCIANTE' - La perquisizione compiuta il 21 novembre 2014 nell'abitazione dell'ex sacerdote Giovanni Trotta, portato oggi in carcere per violenza sessuale su un minore, ha consentito "di fare luce su uno scenario assolutamente raccapricciante e di accertare la commissione di gravi crimini contro l'infanzia da parte dell'indagato". Lo afferma la procura della Repubblica di Bari in una nota nella quale spiega che l'indagato era stato "ridotto allo stato laicale con provvedimento adottato dal Consiglio Generale della Congregazione nella seduta del 21 e 23 febbraio 2012, con il quale era stato dispensato dallo stato del sacro celibato e dagli oneri sacerdotali" dopo aver prestato servizio a Catania e a Roma. I fatti contestati fanno invece riferimento agli anni 2013 e 2014. Secondo l'ufficio del pm, dalle indagini della Polizia postale è stata acquisita "la prova della esistenza di realizzazioni pedopornografiche, prodotte all'interno dell'abitazione" dell'ex sacerdote ai danni del minorenne. Le indagini hanno consentito di appurare - spiega la procura - che all'indagato "era stato fatto divieto dalla Chiesa di avvicinarsi ai bambini frequentanti la parrocchia" del centro del foggiano in cui operava "e di prestare, a qualunque titolo, servizio nella catechesi per bambini in fase prepuberale". L'ex sacerdote - secondo la procura - ha potuto avvicinare la vittima attraverso la scuola calcio della cittadina foggiana in cui operava, scuola "della quale risulta essere stato socio fino al mese di novembre 2014 (epoca in cui è stato allontanato), con il risultato che in siffatto ambito l'indagato ha conosciuto ed avvicinato il bambino, che ha poi condotto presso la propria abitazione, con la 'scusa ufficiale' di impartirgli lezioni doposcuola". L'inchiesta ha consentito di accertare che l'uomo era già stato indagato in passato da altre Procure della Repubblica per diffusione di materiale pedopornografico. Le indagini hanno anche consentito di accertare che l'ex sacerdote ha continuato a contattare la vittima anche dopo la perquisizione del 21 novembre 2014 e fino al mese di gennaio 2015. Sono stati i genitori del ragazzino a denunciare i presunti abusi ai carabinieri. Dal racconto della presunta vittima agli psicologi è emerso uno scenario ritenuto inquietante che ha dato il via all'indagine che ora prosegue per accertare se l'uomo ha molestato altri bambini. Sono ora al vaglio degli inquirenti conversazioni telematiche tra l'arrestato e altri minorenni.
Fonte: Ansa Puglia