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Cronaca

05/12/2018

Dal Comune di San Severo
Danneggiamento del Cristo

di Umberto Mastromartino

Città di San Severo

               

Oggetto: Danneggiamento del Cristo alla Chiesa dei Cappuccini: la condanna del Sindaco Miglio che lancia una sottoscrizione popolare per il restauro.

 

“Abbiamo appreso sin dalle primissime ore di ieri mattina – dichiara il Sindaco avv. Francesco Miglio – direttamente dalla voce di Padre Luciano Lotti Guardiano del Convento dei Frati Cappuccini di San Severo, dell’orribile atto di violenza perpetrato al Cristo della Chiesa dei Cappuccini che è stato danneggiato gravemente da una persona prontamente identificata dalle Forze di Polizia. A titolo personale, di tutta l’Amministrazione Comunale e dell’intera collettività sanseverese, condanno con forza lo spregevole atto compiuto ai danni del crocifisso ligneo della Chiesa dei Cappuccini, splendida opera seicentesca sopravvissuta a storici fulmini, ma non ad una vergognosa azione di vandalizzazione perpetrata ieri. Siamo nel contempo vicini con grande fratellanza a Padre Luciano Lotti ed a tutta la famiglia dei frati cappuccini, oltre che ai numerosi concittadini che giornalmente si recano in preghiera in una delle chiese più amate della nostra città. Per tutti questi motivi abbiamo deciso di lanciare una raccolta fondi per aiutare il Convento nei lavori di restauro del Cristo: l’Amministrazione Comunale per prima garantirà il proprio apporto ai frati: facciamo appello al buon cuore da sempre dimostrato dai sanseveresi in passato per porre in fretta il doveroso e giusto rimedio al notevole danno procurato”.

Il crocifisso ligneo è alto 138 cm ed i Frati Cappuccini al loro arrivo a San Severo agli inizi del XVII secolo lo hanno già trovato in città, perché secondo alcune fonti era custodito presso la Chieasa di Maria SS. delle Grazie, prima residenza dei Cappuccini a San Severo.  Questo crocificco era già venerato dal popolo sanseverese: i frati furono lieti di accoglierlo nella chiesa del convento. Il crocifisso aderisce pienamente all’iconografia del christuspatiens esaltata dalla letteratura controriformistica. Tra l’altro è un oggetto di culto e venerazione che si è salvato dal terribile terremoto del 1627, mentre 10 anni prima, nel 1617, era stato addirittura colpito da un fulmine, senza riportare danno alcuno, restando “miracolosamente” salvo ed intatto.

San Severo, 5 dicembre 2018

                                                                                              Il Portavoce

                                                                                   (dott. Michele Princigallo)


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