Economia
29/04/2015
di Umberto Mastromartino
La Fiera Internazionale dell’Agricoltura: Le inaugurazioni e le “Visite” Istituzionali del passato.
(A cura di Salvatore Aiezza)
Si apre, anche quest’anno, salvata all’ultimo momento, la tradizionale Fiera dell’Agricoltura di Foggia. Si apre, quasi in sordina: dal 30 Aprile al 3 Maggio (sic!) senza più i clamori, in senso positivo, dei tempi d’oro. Senza più le inaugurazioni in “Pompa Magna. .Si “apre, ancora una volta, riservando ai visitatori, sperando che ve ne siano, l’ingresso…”secondario”; dato che quello monumentale è oramai chiuso ed abbandonato da anni, perché..dal 2011 i lavori per essere destinato alla ricostruzione con un parcheggio multipiano interrato; palazzina Uffici, ecc,, sono oramai fermi.
Proprio in ricordo degli anni più fulgidi della nostra campionaria, sono dedicate queste righe: soprattutto per ricordare alcuni illustri uomini dello Stato che furono “Fieri” di scendere a Foggia per inaugurare la vetrina internazionale primaverile.
Non si può ovviamente parlare di “Inaugurazioni Ufficiali” e “visite Istituzionali”, se non partendo da quelle che sono state, sono e saranno sempre ricordate dai foggiani. Auguro, soprattutto alle nuove generazioni, una buona lettura, e che conservino e trasmettano, a loro volta la memoria della terra nella quale sono nati e vivono.
“Eppure bisogna che qualcuno rallenti il passo per permettere agli altri di avanzare un po’ di più e di colmare le distanze. Ecco perché dobbiamo talvolta dire ‘no’ a richieste anche legittime ma in fatto incompatibili con l’esigenza dello sviluppo ordinato del paese. Dobbiamo usare la ricchezza di cui disponiamo in modo intelligente e razionale per creare nuova ricchezza. Abbiamo detto dunque ‘no’ e diremo ancora ‘no’ non per disattenzione, ma dando al nostro rifiuto il significato della richiesta indispensabile di qualche temporanea rinuncia per fare una giustizia più vera, per realizzare uno sviluppo maggiore per tutti”.
-“La solidarietà che questa palpitante realtà della Fiera di Foggia promuove, per l’agricoltura meridionale,è una tappa decisiva
sul cammino del progresso e della rinascita del Sud-Italia e merita la mia approvazione ed il consenso del Parlam
- Con queste bellissime parole, pronunciate rispettivamente il 30 Aprile 1966 e il 23 Aprile 1969, il Presidente del Consiglio On.le Aldo Moro e il Presidente della Camera dei Deputati, On. le Sandro Pertini, omaggiarono l’importanza e il riconoscimento, che da li’ a poco, nel 1972, le varrà il titolo di “Internazionale”, della storica Fiera dell’Agricoltura e della Zootecnica di Foggia: seconda, per decenni, in Italia, solo alla Fiera di Verona.
-Il Presidente Moro, inaugurò la XVII edizione della Fiera, pronunciando un discorso che, ancora oggi, sembra attuale, considerato il profondo divario nell’utilizzo della ricchezza, intesa nelle sue varie forme, che impedisce un equilibrato sviluppo delle diverse aree del Paese;
-l’On.le Pertini, futuro Presidente della Repubblica, partecipò, invece, alla cerimonia di chiusura della XX edizione, visitandone i padiglioni e non mancando di far uso dei suoi riconosciuti e apprezzati racconti di episodi e aneddoti che avevano segnato la sua gioventù e in particolare, i rapporti con Gramsci.
- Ma i due illustri e autorevoli esponenti delle Istituzioni dello Stato, non furono i soli che, dagli anni 50 e, almeno sino a metà anni 90, durante gli anni in cui la manifestazione fieristica raggiunse il massimo splendore, sotto la presidenza del compianto On. le Gustavo De Meo, scesero nella nostra città per inaugurare la Campionaria di Maggio o, solo per visitarla. Ricordiamo, tra gli altri : Il Ministro Delle Fave, che inaugurò il 30 aprile 1964, la XV edizione; Il Presidente della Camera dei Deputati, Bucciarelli-Ducci, che pure la visitò lo stesso anno.
In data 11/05/1960 Il Presidente del Consiglio. On. le Tambroni, presenziò la cerimonia di chiusura della Ottava Fiera Nazionale dell'Agricoltura e della Zootecnia e, come riportano le cronache nei filmati “Luce” dell’epoca, “venne accolto da una città “festosa” e che applaudiva al suo passaggio”.
Ancora un Ministro: quello dell’Agricoltura e Foreste sen. Athos Valsecchi, accompagnato dal direttore generale della produzione agricola, Rigi-Luperti, inaugurarono la fiera il 23 Aprile 1969.
Il 1^ Maggio 1960 era stata la volta di Rumor;
Nel 1972, scese a Foggia il Presidente del Consiglio Andreotti.
Negli anni 80 ministri, sottosegretari di Stato e deputati nazionali non mancarono di far sentire la propria voce , in rappresentanza del governo, durante i vari interventi al Palazzo dei Congressi.
-Ma altre Autorità di grande profilo istituzionale, nel corso delle altre edizioni, giunsero a Foggia per l’inaugurazione. Alte Personalità, anche straniere, soprattutto dei Paesi come: la Repubblica Federale Tedesca, la Repubblica Francese, dell'Austria e, persino, degli Stati Uniti d'America, visitavano la mostra foggiana, validamente contribuendo e dando lustro alla loro partecipazione ufficiale.
-Non si dimentichi che era alla Fiera di Foggia che venivano presentate le più innovative e moderne macchine agricole (trebbie, trattori, macchine raccoglitrici di pomodori, olive e tanto altro). Per cui questi settori espositivi erano davvero all’avanguardia in Europa. Del resto l’economia locale, al tempo, era, concentrata e si espandeva in quello che era ed avrebbe potuto e dovuto continuare ad essere, un territorio a vocazione agricolo e zootecnico, oltre che turistico: culturale, marino e religioso. Stalle modello, linee di produzione e trasformazione di prodotti ortofrutticoli, sviluppo del marketing per la distribuzione e vendita dei prodotti, miglioramento delle razze, percorsi eno-gastro-turistici, selezione di sementi e produzione agricola all’avanguardia. Questi alcuni dei temi che, già in quegli anni, si trattavano nei vari convegni fieristici, durante la settimana di apertura della fiera e, che richiamavano i più alti rappresentanti dei vari settori. Se solo si fosse continuato a percorrere le “linee” tracciate negli anni che stiamo raccontando, forse, Foggia, avrebbe avuto un altro destino che non sarebbe stato quello delle “cattedrali nel deserto”; della chiusura di fabbriche, stabilimenti e opifici e via discorrendo.
-Oggi, non possiamo, almeno noi generazione di mezza età, che guardare e ricordare con nostalgia gli anni nei quali l’evento della “Fiera Internazionale dell’Agricoltura” era atteso da tutti come una vera grande festa. Foggia si trasformava: per alcuni giorni diventava una “quasi” metropoli, e di essa si parlava nei quotidiani più importanti; nei TG, nei filmati trasmessi in TV e alla radio. Ci riempiva di gioia vedere le tante personalità: le staffette di Polizia e Carabinieri che annunciavano il loro arrivo, l’ingresso monumentale, ricostruito, dopo quello, altrettanto monumentale, distrutto dai bombardamenti, pensando che quella era proprio la nostra città! Ora, anche se ne parla e la vediamo in TV, Foggia: ma tutti noi sappiamo perché e di cosa..!
Salvatore Agostino Aiezza