Cronaca
07/05/2015
di Umberto Mastromartino
QUESTURA DI FOGGIA
COMMISSARIATO di PUBBLICA SICUREZZA
di
CERIGNOLA
OGGETTO: LA POLIZIA DI STATO DI CERIGNOLA ARRESTA UN PREGIUDICATO, GIA’ DETENUTO AGLI ARRESTI DOMICILIARI, PER EVASIONE, RESISTENZA, LESIONI E MINACCE A PUBBLICI UFFICIALI.
Nella serata di ieri, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola, in servizio di volante, hanno tratto in arresto DINOIA Pasquale 48enne, pluripregiudicato di Cerignola, per evasione, resistenza, lesioni e minacce a PP.UU..
In particolare, a seguito di chiamata sull’utenza 113, gli agenti si recavano in via Milano dove era stata segnalata una lite in famiglia. Sul posto, accertavano che colui che aveva chiamato sull’utenza 113 aveva avuto una violenta lite, scaturita in una aggressione, con il fratello Pasquale che, in realtà, non avrebbe potuto uscire dalla sua abitazione, posta al piano inferiore, in quanto detenuto agli arresti domiciliari e che, al momento dell’intervento degli agenti, era assente perché rientrato nella sua abitazione.
Mentre gli agenti erano intenti ad acquisire notizie sulla lite, venivano interrotti dal ritorno di Dinoia Pasquale che, incurante della presenza degli stessi, iniziava ad inveire nuovamente nei confronti del fratello.
Gli agenti contestavano al DINOIA l’evasione dalla arresti domiciliari ma questi, ancora una volta incurante della presenza degli agenti e di quanto contestatogli, aggrediva il fratello colpendolo con calci e pugni su tutto il corpo e, verbalmente, anche la moglie dello stesso. Gli agenti cercavano di bloccarlo ma Dinoia Pasquale riusciva a colpire, con un violento pugno al capo, un suo nipote sedicenne presente sul posto.
Con non poche difficoltà le parti venivano di fatto separate, ma la reazione del Dinoia Pasquale proseguiva contro gli agenti che colpiva a più riprese con calci e pugni, tanto da procurare loro traumi contusivi in diverse parti del corpo, e rivolgendo ad entrambi esplicite minacce di morte.
Finalmente bloccato, Dinoia Pasquale veniva tratto in arresto e, come disposto dal Sost. Proc. di turno, associato alla Casa Circondariale di Foggia.