Cronaca
27/05/2015
di Umberto Mastromartino
QUESTURA DI FOGGIA
COMMISSARIATO di PUBBLICA SICUREZZA
di
CERIGNOLA
OGGETTO: LA POLIZIA DI STATO DI CERIGNOLA ARRESTA UN PREGIUDICATO CERIGNOLANO PER RICETTAZIONE DI DUE AUTOVETTURE.
Nella tarda mattina di ieri, 26 maggio, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cerignola, diretto dal Vice Questore Aggiunto COLASUONNO Loreta, hanno sottoposto a fermo di indiziato del delitto di ricettazione il pregiudicato cerignolano DINAPOLI Michele 42enne.
Alle ore 9.00 di ieri mattina, personale della Polizia Postale di Foggia notiziava personale del Commissariato di Polizia di Cerignola del fatto che un’autovettura rubata nella precedente notte in Bari risultava ferma a Cerignola in una vasta zona rurale. Si trattava di una Peugeot 208, rubata a Bari, con all’interno un dispositivo elettronico del tipo Tablet di proprietà di un conoscente della proprietaria dell’autovettura il quale, attraverso un software dedicato presente sul Tablet, era riuscito a rilevare la posizione esatta del dispositivo che, con ogni probabilità, si trovava ancora a bordo dell’auto. Rilevate le coordinate, queste venivano trasmesse e ricevute dagli agenti per la ricerca.
Raggiunta la vasta zona di campagna, alle ore 10:30 circa, dopo aver imboccato una lunghissima stradina interpoderale, seguendo sempre le indicazioni impartite dal sistema di navigazione, gli agenti giungevano ad un incrocio con altra stradina interpoderale dove scorgevano chiaramente una Peugeot 207 di colore grigio, posta in posizione perpendicolare al loro senso di marcia, con lo sportello lato guida aperto ed il cofano anteriore alzato. Nel vano cofano anteriore, si trovava un uomo col capo chino verso il propulsore intento ad armeggiare qualcosa. L’uomo, udito l’arrivo dell’autovettura, sollevava il capo e, realizzato immediatamente che si trattava di appartenenti alle Forze dell’Ordine e non di contadini, attesa ormai la perfetta conoscenza dei veicoli in uso sebbene con colori di serie, si allontanava per dirigersi verso i campi, nell’intento di dileguarsi, iniziando una corsa a perdifiato per le colture che si susseguivano lungo gli appezzamenti di terreno contigui, cercando di dileguarsi. Nel contempo un altro individuo scappava in direzione diversa da quella del primo individuo, partendo sempre dalla stessa autovettura Peugeot 207, per dirigersi verso le colture limitrofe, anch’egli nell’intento di dileguarsi.
Gli agenti, dovendo scegliere all’istante quale dei due seguire, si ponevano all’inseguimento del primo soggetto visto armeggiare nel cofano anteriore della Peugeot 207. Quindi, a bordo dell’autovettura di servizio, dopo un lungo inseguimento poiché la persona che cercava di guadagnare la fuga, più volte, nel tentativo di far impantanare l’auto di servizio, cambiava traiettoria, gli agenti riuscivano a bloccare l’uomo, ormai esausto.
L’uomo veniva identificato per DINAPOLI Michele che, durante la fuga, si procurava escoriazioni e lesioni superficiali (graffi e distorsioni) per via della fitta e bassa vegetazione che era costretto ad attraversare nell’intento di sfuggire alla cattura. Per queste ragioni, sotto scorta, veniva accompagnato presso l’ospedale di Cerignola da dove, dopo le cure del caso, veniva dimesso.
Quindi, gli agenti ritornavano all’autovettura Peugeot 207 che si scopriva non essere la stessa autovettura per la quale erano state avviate le ricerche. Infatti, l’auto rinvenuta era stata da poco rubata a Canosa di Puglia ed il proprietario non aveva ancora potuto formalizzare la denuncia di furto. Questi, contattato telefonicamente, raggiungeva gli Uffici del Commissariato di P.S. di Cerignola ove formalizzava la denuncia e, contestualmente, si provvedeva alla restituzione del suo veicolo.
All’interno dell’autovettura appena detta, al momento del furto, si trovava un cane di piccola taglia razza chihuahua che veniva ritrovato legato ad un palo del vigneto adiacente ai luoghi ove si trovava la Peugeot 207. Anche l’animale, in fase di denuncia, veniva riconsegnato al proprietario. All’interno dell’auto si accertava che diversi rivestimenti in plastica erano stati staccati, alcuni fili elettrici dell’impianto erano stati recisi e l’abitacolo era stato rovistato.
Terminati gli accertamenti sulla PEUGEOT 207, si proseguiva nelle ricerche del veicolo rubato a Bari per il quale erano state avviate le ricerche in quella zona.
Infatti, appena poche decine di metri più avanti, proseguendo lungo la stessa strada interpoderale, si raggiungeva un casolare privo di portone laterale. All’interno di questi, si rinveniva la seconda autovettura, precisamente la Peugeot 208 rubata nella notte a Bari, con il deflettore della porta anteriore sinistra infranto, con danni al cruscotto ed alla parte elettrica dell’impianto. All’interno dell’autovettura si rinveniva anche il dispositivo elettronico “Tablet” grazie al quale si era giunti in quei luoghi.
Il DINAPOLI, dopo le formalità di rito, veniva accompagnato presso la propria abitazione per ivi rimanere agli arresti domiciliari, così come disposto dal Sost. Procuratore di turno.