Politica
13/08/2019
di Umberto Mastromartino
Comunicato stampa
Vizio di illegittimità anche nella composizione della giunta comunale
Alcuni giorni fa avevamo evidenziato come a distanza di oltre un mese e mezzo dalla conclusione delle elezioni amministrative, la montagna avesse partorito un topolino, con la nomina di una giunta monca, composta da soli sei assessori. Ma è sin troppo evidente che una giunta così composta non rispetta i criteri previsti per legge con riferimento alle "quote rosa". La legge stabilisce infatti che nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore al 40%, mentre nell'attuale giunta la "quota rosa" è addirittura inferiore al 30%. Pertanto l'annuncio fatto dal sindaco Landella, qualora sia consapevole di detta ulteriore violazione, ha il sapore di una beffa se non di una vera e propria presa in giro dei cittadini. E così, ancora una volta e vista l’impossibilità di convocare una seduta di giunta, il bene comune ed il supremo interesse della collettività vengono messi in secondo piano, avendo dato priorità alla gestione ed alla spartizione del potere fine a se stesso.
Diversamente, se il sindaco, ignaro di detta violazione, avesse convocato la giunta, gli atti eventualmente adottati sono
ovviamente affetti da un vizio di illegittimità.
Restiamo in attesa di conoscere quale delle due ipotesi si sia concretizzata.
In conclusione, dopo oltre due mesi, resta il fatto che la Città è ancora sprovvista dell'organismo deliberante a discapito delle tante e gravi problematiche che affliggono la Città.
Pippo Cavaliere