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Sport Calcio Foggia 1920

08/09/2019

Il Foggia vince in....12. Un pubblico fantastico spinge i Satanelli alla vittoria.
Il giovane Salines

di Umberto della Martora

Settimana difficile , quella appena trascorsa in casa Foggia che, tra passaggio di mano tra Amantino Mancini e Ninni Corda e la sconfitta di Fasano, incassata all'esordio in campionato, non lasciava certo tranquillo l'ambiente rossonero. L'aria di casa, però, ha evidentemente giovato ai ragazzi del Presidente Felleca che , grazie anche all'aiuto incessante dei propri magnifici tifosi, ci hanno creduto fino all'ultimo secondo, ottenendo ciò che davvero serviva: una corroborante vittoria che ha ulteriormente rinsaldato l'indissolubile legame tra società, squadra e ambiente. Il primo tempo della gara con l'Agropoli, in verità, non aveva convinto molto, perchè la squadra aveva mostrato serie difficoltà nelle finalizzazioni a rete, pur stazionando quasi stabilmente nella metà campo avversaria. Mancava , in pratica, non solo chi rifinisse l'azione, ma anche chi poteva dettare il passaggio, per la pesante assenza del centravanti Iadaresta, tenuto precauzionalmente in panchina per malesseri fisici accusati in settimana. Nella seconda parte di gara , però, mister Corda cambia spartito: al 57' entra appunto Pasquale Iadaresta e proprio lui, al 74', finalizza a a rete un cross di Cittadino deviato dal bravo Viscomi. Pubblico in visibilio ed incantesimo rotto. Il Foggia non molla, vuole chiudere la gara senza rischiare nulla . Ci provano prima Cannas e poi ancora Viscomi su punizione, ma finalmente il goal della tranquillità arriva al 90'. Il "pacco regalo" per capitan Gentile, autore della marcatura, è confezionato dal giovanissimo Salinas( a nostro avviso migliore in campo) che, dopo una galoppata delle sue lungo l'out destro, prima semina un paio di avversari per poi servire su un piatto d'argento un pallone solo da spingere a rete, per l'esperto centrocampista. Al triplice fischio finale, tripudio in campo e sugli spalti, con la squadra che abbraccia idealmente i propri sostenitori, vero dodicesimo uomo , con il proprio calore, della compagine dauna.