Politica
16/10/2019
di Umberto Mastromartino
COMUNICATO STAMPA - INFILTRAZIONE MAFIOSE NEL COMUNE DI MANFREDONIA. SEN. MARCO PELLEGRINI (M5S): “DA SOLI SARÀ DIFFICILE, TUTTI INSIEME POSSIAMO FARCELA”
<<Come è ormai noto, ieri il Consiglio dei Ministri, su proposta della Ministra dell'Interno, - dichiara il senatore Marco Pellegrini - ha deliberato l'affidamento dell'amministrazione del Comune di Manfredonia, per diciotto mesi, a una Commissione di gestione, a causa di accertati condizionamenti dell'azione amministrativa da parte di organizzazioni mafiose.
Dopo Monte Sant'Angelo, Mattinata e Cerignola, un altro popoloso e importantissimo comune della nostra provincia viene commissariato per infiltrazioni mafiose.
Questo provvedimento sancisce, ancora una volta, l'esistenza di un enorme problema di mafia in Capitanata. Per anni, il potere crescente delle organizzazioni mafiose è stato sottovalutato o, peggio, taciuto o, addirittura, negato anche da qualche rappresentante eletto dal popolo. Per anni, chi denunciava i pericoli incombenti è stato bollato da qualcuno come disfattista, come anti-foggiano, come colui che era alla ricerca di facile visibilità, come un professionista dell'antimafia.
Le inchieste della magistratura e delle forze dell'ordine, le interdittive antimafia emanate dal Prefetto, gli scioglimenti dei Comuni dimostrano che lo Stato c'è e che, specie negli ultimi anni, sta prendendo di petto il problema. Certo, si può e si deve fare di più, si deve dotare questa terra di tutti i presidi di legalità, di indagine e giudiziari necessari, e mi riferisco alla DDA, alla DIA, al Tribunale per i Minorenni, alla sezione distaccata della Corte d'Appello (della cui necessità sono così convinto tanto da aver presentato in Parlamento e al Ministero dell'Interno, appositi disegno di legge, istanze e interrogazioni).
Ma questo sforzo – continua il sen. Pellegrini - immane che lo Stato sta facendo non può bastare da solo. Anche noi cittadini dobbiamo fare la nostra parte, non possiamo più voltarci dall'altra parte, dobbiamo denunciare essendo sicuri che lo Stato ci proteggerà.
Dobbiamo modificare i nostri comportamenti, essere più rigorosi nelle nostre frequentazioni, essere più attenti, per esempio, dove andiamo a spendere i nostri soldi. Perché, dobbiamo ammetterlo, credo che nel corso degli anni ci siamo abituati, poco a poco, al fetore della mafia; poco a poco l'abbiamo sentita meno sgradevole, abbiamo cominciato a ritenere non disdicevole andare a prendere un caffè nei loro bar, comprare casa dalle loro imprese edili, mangiare nei loro ristoranti, utilizzare i loro "soldati" per riscuotere velocemente un credito o eseguire uno sfratto o risolvere una questione con una persona che ci aveva infastidito o minacciato.
Se la mafia è diventata così forte è anche perché abbiamo cominciato a rapportarci ad essa come un "secondo Stato", a usarla come una "società di servizi".
È tempo di fare tutti un esame di coscienza. Dobbiamo decidere - conclude il sen. Pellegrini - se stare dalla parte della "montagna di merda" (come la definiva Peppino Impastato) o se vogliamo stare dalla parte delle persone perbene, dei cittadini liberi e rispettosi delle leggi, se vogliamo stare dalla parte della democrazia, della libertà, della legalità.
Da soli sarà difficile, tutti insieme possiamo farcela>>.
Stefania di Michele
Giornalista professionista
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